"Un grave scambio di persona"

Caso mammografia e referto comunicato alla persona sbagliata: dopo la replica della Asl 5, controbatte Serena Sassarini, che ribadisce la versione da lei fornita al nostro giornale, raccontata supportandola con la lettera di convocazione ricevuta per essere sottoposta allo screening. "Prima di tutto, voglio precisare che non avrei alcun motivo di segnalare il mio caso, se qualcuno mi avesse dato riscontro sia sull’assegnazione corretta dell’esito dell’esame che non ho mai fatto e se mi avessero dato la possibilità di usufruire a mia volta del servizio" esordisce. "A riprova del fatto che non ho inventato niente, sono anche in grado di citare il numero, con prefisso 0187 , da cui mi è stata comunicata la presunta aderenza". La donna ribatte anche sul caso dell’omonimia e della stessa data di nascita di un’altra paziente. "Ho due sorelle gemelle, che si sono sottoposte a screening prima di me, vivono in Comuni diversi e hanno un nome di battesimo diverso dal mio. Trovo difficile far confusione. Ho subito cercato di scongiurare il dubbio che il referto fosse il loro, per telefono, cosa che è stata negata, tranquillizzandomi. In seguito hanno ricevuto l’esito negativo e a maggior ragione mi sono preoccupata della donna che aveva l’aderenza: nessuno mi ha detto di chi si trattasse e che l’equivoco fosse stato risolto. La risposta di Asl non è stata soddisfacente: lo scambio di persona c’è stato, non sono ancora riuscita a fare la mammografia, perché risulta che io sia già stata sottoposta a screening". E c’è un ultimo colpo di scena. "Oggi – ieri per chi legge – mia sorella, che ha fatto la mammografia il 9 gennaio, è stata chiamata dall’Asl per l’appuntamento con lo screening". E fornisce lo screenshot con numero e orario della telefonata ricevuta.

Chiara Tenca