"Un errore di registrazione, subito corretto"

L’Asl dà la sua versione dei fatti riguardo il caso della mammografia inviata per sbaglio ad altra persona. "Ecco come sono andati i fatti"

"L’unico errore commesso dall’Azienda è stato la non corretta registrazione della paziente, errore di cui la Senologia si è subito resa conto rimediando in tempi brevi. Nessuna diagnosi è stata fornita per telefono, non c’ è “persona a cui è stata riscontrata un’aderenza e non ne sa niente”: ogni paziente viene seguita scrupolosamente fino al raggiungimento di una diagnosi certa". L’Asl con una nota replica alle accuse di una cittadina che, stando al suo racconto, avrebbe ricevuto il referto di una mammografia relativo ad un’altra persona a lei sconosciuta; referto oltretutto con una diagnosi ‘allarmante’. L’azienda sanitaria spezzina ribatte dando una sua ricostruzione dei fatti. "Il centro screening – spiega l’Asl – nell’ambito del programma di prevenzione del tumore alla mammella, ha convocato al Distretto 18 a Bragarina due pazienti con lo stesso cognome e la stessa data di nascita, in orari differenti. Una paziente si è presentata per effettuare l’esame, l’altra, invece, ha ricevuto la lettera tardivamente e ha telefonato ripetutamente per ottenere un nuovo appuntamento" ed è la cittadina che ha poi raccontato l’episodio. "La paziente che è sottoposta allo screening – prosegue Asl – ha eseguito l’esame che è stato registrato per errore su un’anagrafica non corretta: quella della signora intervistata nell’articolo. Alla lettura in differita in doppio cieco eseguita in data 13.1.23, la mammografia è stata ritenuta meritevole di completamento con esame di secondo livello. Per questo motivo la paziente è stata richiamata al numero telefonico che aveva lasciato per eseguire un eventuale approfondimento (completamento ecografico) in data 17 gennaio.

Al momento dell’accettazione dell’esame di Secondo livello, la signora ha dichiarato le proprie generalità e l’operatore immediatamente si è reso conto dell’avvenuto errore di anagrafica. Subito è stata contattata l’assistenza tecnica-informatica affinché riconducesse le immagini alla paziente convocata che, nel frattempo, ha eseguito l’esame ecografico, completando l’iter. È, quindi, del tutto evidente – conclude la nota dell’azienda sanitaria – che nessun referto è stato consegnato all’utente sbagliata e non vi è una paziente di cui non si conosce l’identità con un esito mammografico patologico".