Un cucciolo di capriolo resta ferito nel bosco

Un cucciolo di capriolo ferito è stato abbandonato in un sentiero tra Framura e Bonassola, senza soccorso. La mancanza di aiuto notturno per gli animali selvatici evidenzia una carenza nella tutela ambientale della Provincia.

Un cucciolo di capriolo  resta ferito nel bosco

Per il cucciolo ferito non è stato possibile attivare i soccorsi perchè la notte non è attivo il servizio foto di archivio

Il cucciolo di capriolo ferito è rimasto agonizzante in un sentiero tra Framura e Bonassola senza l’aiuto di nessuno. Gli escursionisti di passaggio lo hanno trovato nel tardo pomeriggio iniziando una lunga ricerca di aiuto per poi doversi arrendere all’arrivo delle prime ombre della sera. Temendo di perdersi e rischiare di trascorrere la notte in mezzo al bosco si sono, a malincuore, rimessi in cammino lasciando l’animale ferito.

Tra i vari giri telefonici tentati dalla coppia di turisti la chiamata è poi arrivata anche a Antonietta Zarelli per anni dirigente della Provincia spezzina incaricata proprio del servizio di tutela degli animali. "C’è la reperibilità della guardia regionale fino alle 21 – spiega – ma successivamente non esiste nessun tipo di soccorso e questo è un problema. Un vuoto enorme per una Provincia che si dichiara amica degli animali". Antionietta Zarelli ha diretto l’ufficio provinciale fino al 2019 e attualemnte è presidente dell’associazione per i diritti degli animali Ada. "Abbiamo un direttivo – continua – non soltanto interventista ma che cerca di divulgare l’interesse per la tutela degli animali e sensibilizzarne l’educazione. Ho i brividi al pensiero di quanti possano aver avuto la stessa sorte del capriolo per questo credo sia opportuno istituire una reperibilità notturna anche per gli animali selvatici anche perchè esiste una legge dello Stato che non differenzia tra animali domestici, selvatici e da produzione".