REDAZIONE LA SPEZIA

Trasferimento bloccato Sei dipendenti nel limbo

La Marina congela l’iter per il passaggio dei civili all’Agenzia delle Dogane. Il sindacato Flp Difesa scrive allo Stato maggiore: "Rischio di azioni legali".

Trasferimento bloccato Sei dipendenti nel limbo

Sei dipendenti vincono il bando di mobilità, ma la Marina militare oppone “resistenza“ al trasferimento. Una vicenda che sta mettendo in subbuglio la base militare spezzina, quella che riguarda un gruppo di funzionari civili che, dopo aver vinto le selezioni per trasferirsi all’Agenzia delle dogane e dei monopoli, ha visto di fatto congelato il proprio passaggio al nuovo ente. La storia affonda le due radici alla fine dello scorso anno, quando i sei dipendenti decidono di partecipare alla procedura di mobilità indetta dalle Dogane per un posto, ottenendo dapprima i pareri favorevoli dei direttori degli enti, dello Stato maggiore, e successivamente il nulla osta da parte di Persociv, la direzione generale del personale civile della Marina militare. Tuttavia, l’Agenzia dei Monopoli ha deciso di estendere la mobilità a un numero maggiore di persone risultate idonee, tra le quali tutti i sei dipendenti civili della marina che avevano partecipato al concorso. Poche settimane dopo lo svolgimento dei colloqui, infatti, a ciascun dipendente e a Persociv arrivò la comunicazione dell’Agenzia delle dogane con la precisazione che entro il 18 settembre si dovrà perfezionare il passaggio nel ruolo dei dipendenti idonei dal Ministero della Difesa all’Agenzia. Tuttavia, la procedura sem bra essere stata congelata dalla Marina, che di colpo si vedrebbe privata nella base navale spezzina di ben sei funzionari, col rischio di aggravare le già pesanti lacune di personale dell’arsenale spezzino. Una situazione di stallo che ha spinto il segretario provinciale di Flp Difesa, Christian Palladino, a scrivere una lettera alla direzione generale di Persociv e allo Stato maggiore della Marina per sollecitare la definizione dell’iter. "Sono stati paventati ostacoli al trasferimento in mobilità dei dipendenti, non sussistendo motivazioni palesemente fondate a impedire il perfezionamento della procedura. Qualora non pervenisse risposta alle richieste dell’Agenzia delle Dogane, è del tutto evidente attendersi da parte dei funzionari coinvolti, spiacevoli azioni a tutela dei propri interessi" si legge nella missiva.

Matteo Marcello