
A grande richiesta, nella sua ventesima edizione, torna a far parte del Festival della Mente con due appuntamenti ApprofonditaMente. Violenza di genere e la vita all’interno delle carceri italiani, questi i due macro-temi che saranno sviscerati durante i due lunghi incontri che si terranno rispettivamente il 2 alle 10 al cinema Moderno (Un altro domani) e domenica 3 settembre alle 9.45 al teatro degli Impavidi (La meraviglia dentro: storie di arte e di bellezza dalle carceri italiane).
Si aprirà con il docufilm diretto da Silvio Soldini e scritto con Cristiana Mainardi l’appuntamento dal titolo "Un altro domani" che vuole trasmettere l’importante messaggio che con l’amore – che è pura meraviglia – si può riuscire a prevalere sull’odio. Dando voce a autori e a vittime di maltrattamenti, ma anche a magistrati, avvocati, centri antiviolenza e Polizia di Stato, la pellicola riesce a indagare nel mondo delle relazioni affettive per comprendere come nasce, ma anche come si può prevenire la violenza. Al termine del docufilm seguirà un dialogo cui, oltre Soldini e Mainardi, parteciperanno anche Alessandra Simone, questore della provincia di Savona, e Beatrice Fraschini, membro dell’Unione nazionale vittime.
"La meraviglia dentro: storie di arte e bellezza dalle carceri italiane": questo il titolo della conferenza che punta a sottolineare come anche negli istituti si pena si possa riuscire, con l’arte e con la cultura, a portare dentro la bellezza. All’incontro prenderanno parte la giornalista e scrittrice Marianna Aprile, Enrico Casale – attore, regista e curatore nella casa circondariale della Spezia del progetto Per Aspera ad Astra – gli sceneggiatori del fenomeno televisivo targato Rai Mari Fuori, Maurizio Careddu e Cristiana Farina, e Gianluca Guida, direttore dell’istituto penale minorile di Nisida.
In programma anche alcuni appuntamenti che vedono l’intreccio tra musica e parole come "Leggere Lolita a Theran". Questo il concerto reading che sabato 2 settembre, alle 21.45, l’attivista Cinzia Spanò e la pianista e compositrice Roberta Di Mario terranno agli Impavidi in omaggio alla scrittrice Azar Nafisi che dopo la rivoluzione di Khomeini trasformò la sua casa il luogo di resistenza letteraria. Da non perdere anche l’appuntamento con Massimo Zamboni, storico fondatore dei CCCP - Fedeli alla linea che sabato pomeriggio, sempre al teatro degli Impavidi, accompagnerà il pubblico in un viaggio sulle tracce di creature che stanno modificando il volto naturale del nostro Paese.
Elena Sacchelli