
La Spezia, 10 marzo 2023 - Nove anni e quattro mesi di reclusione per il tentato omicidio di due carabinieri, la ricettazione del fucile rubato alcuni anni prima a Sarzana col quale aveva sparato e il porto abusivo di armi. E’ la condanna del collegio del tribunale presieduto da Luisa Carta con giudici e latere Giulia Marozzi e Stefania Letizia, nei confronti di Raffaele Valerio, 44 anni, residente a Santo Stefano Magra.
Il pubblico ministero Antonio Patrono aveva chiesto una pena ancora più pesante, 14 anni. L’episodio risale al 5 gennaio 2021, quando due carabinieri dell’aliquota radiomobile di Sarzana impegnati in un servizio di controllo stradale a Santo Stefano, sentirono un colpo di arma da fuoco esploso a poca distanza da loro. Nello stesso momento, notarono qualcuno saltare dal balcone di un palazzo vicino e fuggire. Già le prime indagini si concentrarono su Valerio, che risiede nel palazzo da dove verosimilmente era partito il colpo finito su un cartello stradale a poca distanza dai militari, sparato da un fucile semiautomatico. I carabinieri avevano anche eseguito un’ispezione nell’abitazione dell’uomo, che nei giorni successivi si era reso irreperibile. Quando era rientrato, Valerio si era lamentato perché aveva trovato la porta d’ingresso sfondata e la casa a soqquadro. Sono seguiti esami balistici in collaborazione col Ris di Parma per accertare che il colpo era stato sparato con lo stesso fucile trovato dai militari la notte del 5 gennaio. Furono trovate in casa anche cartucce perfettamente compatibili. Valerio fu arrestato il 19 ottobre 2021 su ordine di custodia cautelare.
Durante il dibattimento c’è stato uno scontro proprio sulla perizia balistica del fucile, con gli avvocati difensori Alessandro Civitillo e Paolo Censoplano, supportati dal parere di un esperto della scientifica di Genova, che avevano sostenuto l’incompatibilità dell’arma.