Sul monte Cornoviglio fra storia e ambiente

Sul monte Cornoviglio  fra storia e ambiente

Sul monte Cornoviglio fra storia e ambiente

L’associazione di alpinismo lento Mangia Trekking è tornata a salire sulla vetta del monte Cornoviglio, la montagna ricca di avvenimenti storici: dalla sua vetta da un lato si può osservare la splendida cordigliera appenninica, sull’altro versante il magnifico castello Doria Malaspina sovrastante il borgo di Calice al Cornoviglio. Fu fortificazione, presidio e dimora già nel XI secolo (data di edificazione) quando lo abitarono gli Obertenghi della famiglia dei Malaspina. Oggi è adibito a museo e pinacoteca risultando uno dei maggiori caratteristici elementi turistico culturali della bassa e media Val di Vara. La montagna del Cornoviglio è alta 1162 metri, insieme ad altri monti costituisce uno sperone che separa l’impluvio del Vara da quello del Magra.

La particolare posizione geografica che pone il comprensorio al confine con le province di Genova, Parma, La Spezia e Massa Carrara rende chiare le necessità storiche dei suoi attraversamenti. Il Cornoviglio, rifugio di tanti partigiani, ha tanti ricordi per quanto riguarda la Seconda guerra mondiale: in quei luoghi i tedeschi si distinsero per organizzazione e ferocia giungendo ad impiccare pubblicamente anche Alcide, un giovane non ancora 18enne. Un piccolo gruppo del Mangia Trekking, volta guidato da Alessandra, è salito sulla montagna che offre l’opportunità di osservare magnifici panorami. E’ stata anche l’occasione per ripensare alla storia e alla condizione degli abitanti costretti a nascondersi per sfuggire alla violenza.