"Sui treni in base al censo sociale. Così la gente scappa dalle 5 Terre"

Le accuse del sindaco di Monterosso. Lista Toti: "Nessuna fuga. Anzi, pienone"

"Sui treni in base al censo sociale. Così la gente scappa dalle 5 Terre"

"Sui treni in base al censo sociale. Così la gente scappa dalle 5 Terre"

La polemica sul caro prezzi viaggia spedita anche sui binari della politica. "Mai come in questa occasione cittadini, associazioni e imprenditori delle Cinque Terre sono unanimi nel rigettare un provvedimento imposto in maniera unilaterale senza possibilità sedersi ad un tavolo per discuterne e presentare le proprie legittime preoccupazioni – sbotta il sindaco di Monterosso Emanuele Moggia – Secondo me è immorale che si possa precludere la libera circolazione sul trasporto pubblico locale in base al censo delle persone. A Pasqua e Pasquetta sono arrivate famiglie dicendo che non verranno più alle Cinque Terre perché non possono permettersi di spendere 30, 40 o 50 euro per il treno", dice commentando le proteste di abitanti e commercianti contro i rincari dei biglietti del treno. Poi un accenno alla protesta inscenata ieri davanti al Lia. "Se gli imprenditori hanno chiuso ristoranti e bar per andare a protestare, un presidente di Regione dovrebbe chiedersi se ce l’hanno con lui a priori per questioni politiche o perché è preoccupata per il futuro delle proprie famiglie. Su questa linea ferroviaria il 90% del transito è in galleria e si paga 10 euro per compiere un viaggio di pochi chilometri in un treno stipato come un carro bestiame e scendere in stazioni da terzo mondo".

"Chi legittimamente protesta evidentemente ha avuto uno sconto rispetto all’anno scorso e non pagano di più – le parole di Toti riguardo la protesta davanti al Lia – Così come pagano meno i liguri e molte categorie sul trasporto ferroviario che peraltro quest’anno raggiungerà il risultato di essere il secondo in Italia per treni nuovi". Da Ilaria Cavo, coordinatrice della Lista Toti, e Alessandro Bozzano, capogruppo in consiglio regionale la riposta alle accuse di Moggia riguardo l’aumento dei prezzi dei treni. "Ormai siamo alle accuse di immoralità... Moggia ha scoperto di essere stato scaricato dagli altri sindaci ritrovandosi da solo a fare ricorso al Tar. Nel ponte di Pasqua ha visto la risposta dei turisti che hanno preso d’assalto le Cinque Terre alla faccia delle loro previsioni. E’ stato costretto ad ammettere che non ci saranno ripercussioni negative sui flussi (e in questo gli va almeno dato atto di essere tra i pochi dell’opposizione a rendersene conto)".