Squilibrio della rete commerciale "I negozi sono presidi importanti Serve attenzione su tutto il settore"

A sottolineare la crescita della ristorazione a scapito di altre attività è il consigliere del Pd Marco Raffaellii. Intanto l’assessorato prepara un piano di marketing per dare sostegno alle imprese in generale.

Squilibrio della rete commerciale  "I negozi sono presidi importanti  Serve attenzione su tutto il settore"
Squilibrio della rete commerciale "I negozi sono presidi importanti Serve attenzione su tutto il settore"

Crescono ristorazione e bar mentre segnano il passo le attività dedite all’artigianato e al commercio al dettaglio. La sottolineatura è di Marco Raffaelli consigliere Pd che, dopo l’astensione sulla delibera dell’ampliamento dei dehor – "non perché siamo contro le iniziative che danno impulso a un settore ma perché vogliamo stimolare una riflessione sul tessuto commerciale cittadino" chiede che venga fatta una analisi dell’esistente. E sollecita l’amministrazione a rivolgere l’attenzione a tutto il commercio locale compresi coloro che offrono un’importante presidio nelle periferie. "Abbiamo un Piano del Commercio, adottato dall’Amministrazione nel 2015 proprio per tentare di contrastare fenomeni che rischiavano di intaccare la qualità della rete commerciale della Spezia – spiega Raffaelli –. In esso vi sono mission precise: favorire l’equilibrio della rete con strumenti di tipo qualitativo; incentivare la permanenza e la salvaguardia di punti vendita periferici mediante i Patti d’Area o i Contratti di Quartiere; introdurre elementi innovativi nella rete distributiva, predeterminando le condizioni per interventi ed iniziative". Insomma un piano da riesumare per Raffaelli visto che, da troppo tempo, è stato "chiuso in un cassetto.

Ma qual è la situazione del commercio spezzino. Una fotografia ad ampio raggio la dà l’Ufficio Studi di Confcommercio in collaborazione con il Centro Studi delle Camere di Commercio Tagliacarne. Ebbene nell’arco di 10 anni si vede che il commercio spezzino al dettaglio nel 2012 contava 579 imprese nei centri storici e 722 nelle zone non centrali. A giugno 2022 entrambi erano calati rispettivamente a 458 e 543 imprese. Altri dati arrivano invece dal Comune della Spezia. Ebbene al 2022 si registravano 3931 attività di cui 840 di somministrazione e 3176 di altri generi. Nel 2022 sono state aperte 36 attività di somministrazione (chiuse 18) e 96 di altro genere, ( chiuse 109).

E getta acqua sul fuoco l’assessore competente Marco Frascatore che e parla di "fenomeno che non desta preoccupazione perché il mercato sta andando in quella direzione. Quando si parla di commercio – spiega – dobbiamo tenere in considerazione diversi fattori che le attività tradizionali scontano come gli effetti del Covid, l’e-commerce e i centri commerciali di cui, a distanza di anni, stiamo ora vedendo gli effetti. A breve il mio assessorato presenterà un piano di marketing che dia sostegno alle attività in generale e che, quanto prima, condivideremo con le associazioni di categoria con le quali abbiamo già lavorato". E per quanto riguarda l’ampliamento dei dehor aggiunge – "Siamo andati a normalizzare e a chiarire delle situazioni che gli stessi cittadini chi chiedevano".