"Abbiamo parlato con chiunque, persino con lo Spezia Calcio, nel tentativo di evitare l’abbattimento dei due cinghiali. Il protocollo purtroppo è chiaro, e indica l’uccisione degli ungulati, ci hanno detto che li avrebbero liberati, ma sappiamo che non sarà così, e che saranno abbattuti". A parlare, con voce piena di amarezza, è Sara D’Angelo, leader dell’associazione Vita da Cani che tra le prime, con i suoi volontari, si è recata ieri mattina al centro sportivo Ferdeghini per sostenere la causa animalista e chiedere il rilascio nel bosco degli ungulati. "Con i nostri volontari abbiamo cercato di ostacolare il pick up con a bordo i due cinghiali, ben sapendo la fine cui sono destinati – dice la presidente dell’associazione –. Non crediamo a chi dice che saranno liberati". Sul posto, per conto dell’amministrazione, anche l’assessore Lorenzo Brogi, che lancia un appello. "L’invito ai cittadini è di evitare queste situazioni, spesso dettate dalla paura: non bisogna chiudere cinghiali in recinti e aree, vanno lasciati liberi di allontanarsi da soli". Proprio lo Spezia, in un contatto telefonico con Palazzo civico, aveva espresso il proprio auspicio circa la liberazione dei due cinghiali.
CronacaSpezia Calcio, Abbattimento Cinghiali Non Evitato