Siccità danni e beffa "Regione in grave ritardo Le aziende rischiano di restare senza aiuti"

L’accusa di Coldiretti: "Poco tempo per completare l’iter burocratico"

Siccità danni e beffa  "Regione in grave ritardo  Le aziende rischiano  di restare senza aiuti"

Siccità danni e beffa "Regione in grave ritardo Le aziende rischiano di restare senza aiuti"

Regione Liguria ha messo online il portale per la presentazione delle domande di sostegno per i danni causati dalla siccità, a 17 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto con cui il 22 marzo scorso veniva dichiarata l’eccezionalità degli eventi calamitosi verificatisi il Liguria dal 1° maggio al 30 settembre dello scorso anno. Un ritardo che costringerebbe le aziende del territorio a una corsa contro il tempo, con solo 28 giorni a disposizione per completare l’iter burocratico, contro i 45 previsti da regolamento. È quanto sostiene Coldiretti Liguria, che mette nel mirino la Regione. "Un ritardo di questa portata non è ammissibile – incalzano Gianluca Boeri e Bruno Rivarossa, presidente e delegato confederale di Coldiretti Liguria – perché mette in seria difficoltà le imprese e tutto il territorio coinvolto". Coldiretti già nei giorni scorsi aveva inviato una prima comunicazione ufficiale a Regione Liguria facendo presente che per provvedere alla compilazione e relativa presentazione delle domande per i danni da siccità subiti dalle nostre aziende associate, restava a disposizione un tempo assai limitato.

"Secondo la norma vigente – puntualizzano ancora Boeri e Rivarossa – il periodo di presentazione delle domande consisterebbe in 45 giorni, scesi, purtroppo, vertiginosamente a 28 a causa della mancata messa online del portale per la presentazione delle suddette domande da parte di Regione Liguria. Un ritardo che non ha giustificazioni, ma di cui, a questo punto, non possiamo che prendere atto. Non nascondiamo il nostro rammarico e perplessità che seguono quanto accaduto. Come Coldiretti faremo tutto il possibile per ottemperare alle richieste del territorio entro i termini di legge, consapevoli che sarà una lotta contro il tempo dall’esito non certo. È chiaro, però, che una situazione simile non avrebbe dovuto né dovrà più ripresentarsi".