
’Siamo vivi’, storie di coraggio nella Shoah
Una storia di coraggio e sopravvivenza. È stato presentato a Berlino, alla 73ª Berlinale, il docufilm del regista spezzino Daniele Ceccarini ‘Siamo qui Siamo vivi’. Basato sul libro di Roberto Mazzoli, ripercorre attraverso interviste, testimonianze e materiale d’archivio, l’incredibile vicenda di Alfredo Sarano, segretario della comunità ebraica di Milano e di Erich Eder, giovane sottufficiale della Wehrmacht, che riuscirono a portare alla salvezza 14mila ebrei milanesi e 300 rifugiati durante la Seconda Guerra Mondiale. Presentato in anteprima a Pesaro e nella capitale al Festival di Roma, il documentario giunge anche alla prestigiosa rassegna internazionale. La vicenda è ambientata nelle Marche, nel convento del Beato Sante di Mombaroccio, è stato girato tra in quella regione, ma anche a Monaco in Germania, Gerusalemme e Tel Aviv in Israele, e vede la partecipazione della senatrice Liliana Segre e di importanti nomi del mondo accademico come Gabriele Rigano. "Le vite di Alfredo Sarano e Erich Eder si sono solo sfiorate, come racconta Miriam Sarano nel documentario – afferma Ceccarini – ma le loro scelte hanno creato qualcosa di miracoloso, rischiando entrambi la vita per compiere giusto. Entrambi non erano a conoscenza della scelta che avrebbe compiuto l’altro, ma hanno comunque agito per il bene. Ho deciso di raccontare questa storia cercando di mettere in risalto la forza umana di questi fatti e l’insegnamento molto attuale di saper scegliere il bene e di come questa scelta possa fare la differenza". Al festival di Berlino hanno partecipato alla presentazione insieme al regista spezzino, il presidente di Fondazione Marche Cultura Andrea Agostini, il responsabile di Marche Film Commission Francesco Gesualdi, il produttore Arman Julian, il sindaco di Mombaroccio Emanuele Petrucci, padre Alvaro Rosatelli frate della comunità francescana del Convento Beato Sante di Mombaroccio, Milo Hasbani presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e i familiari di Erich Eder.
Marco Magi