
Lo sciopero è annunciato per il 15 settembre (foto d’archivio)
Una schiarita tra le nubi minacciose dello sciopero. Dopo l’incontro convocato ieri mattina tra l’azienda Atc esercizio e i rappresentanti delle sigle sindacali Filt Cgil, Uil Trasporti, Ugl Fna, Cobas per vagliare e discutere una proposta di accordo di secondo livello lo sciopero già annunciato nelle scorse settimane potrebbe essere congelato. L’azienda infatti ha messo a disposizione una cifra, ritenuta congrua dalle organizzazioni sindacali, per affrontare i temi di vertenza. Insomma quella pari dignità e i pari diritti per tutti gli operatori del trasporto pubblico locale richiesti, anche guardando i colleghi delle altre province liguri, introduzione dei buoni pasto e altri benefit economici potrebbe essere raggiunta. L’azienda spezzina rappresentata da presidente Franco Pomo e dal direttore generale Massimo Bellavigna avrebbe dunque intavolato una trattativa economica corrispondente alle attese e alle esigenze del personale.
Le parti hanno convenuto che, qualora entro il 15 settembre, venga sottoscritto un accordo complessivo lo sciopero proclamato sarà revocato. Rimane fuori dall’attuale perimetro dell’accordo il punto riguardante le percorrenze e l’indennità che sarà oggetto di una successiva contrattazione. I sindacati al termine dell’incontro si sono presi tempo per comunicare all’azienda le modalità di suddivisione della quota messa a disposizione dell’azienda impegnandosi a proseguire il confronto con spirito costruttivo. Il nodo principale dello sciopero di 8 ore già anunciato dopo quello delle scorse settimane è il taglio dei finanziamenti regionali destinati alla provincia spezzina, che subisce una riduzione di circa 400mila euro per l’anno in corso. Inoltre sono stati rimarcate le disparità rispetto alle altre province liguri. Alla Spezia infatti si registrano meno riposi per i dipendenti (60 contro i 63-65 delle altre province) e un’incidenza di subappalto pari al 30 per cento, tre volte superiore rispetto a Genova e nel Tigullio. restano aperte le questioni del ripristino dei fondi regionali e comunali, la reinternalizzazione di linee e servizi attualmente appaltati, migliori condizioni lavorative, l’adeguamento degli organici i e l’introduzione dei buoni pasto. La partita è iniziata e la decisione dovrà essere imminente per evitare che gli autobus si fermino proprio con la ripresa del servizio scolastico.
Massimo Merluzzi