Un canone annuale di 15mila euro più Iva, con le spese di energia elettrica, acqua, gas e Tari a carico dell’aggiudicatario. Nove anni di contratto prorogabili di ulteriori nove anni, per una durata massima complessiva di trenta anni. Dopo tanta attesa, è finalmente pronto il bando per la gestione della Batteria bassa di Santa Teresa, la splendida location che negli anni si è contraddistinta attraverso le attività della scuola di vela e poi della scuola di mare. La giunta comunale lericina ha approvato l’avviso pubblico finalizzato all’acquisizione di manifestazioni di interesse per l’attivazione del partenariato speciale pubblico-privato finalizzato alla gestione e valorizzazione del sito. "Il Comune intende affidarsi al mondo del terzo settore affinché vengano promossi eventi non solo di formazione ed educazione sportiva, ma anche formativi, culturali e sociali sviluppando iniziative e attività di orientamento verso stili di vita sostenibili e di conoscenza a tutela del patrimonio marittimo e delle risorse ambientali, nonché accrescere, nell’ambito di un processo partecipato con la comunità, la consapevolezza dell’eredità storico-culturale del territori" si legge nell’avviso pubblico, aperto infatti esclusivamente a enti del terzo settore e alle associazioni e società sportive.
Numerosi gli obiettivi messi nero su bianco dal Comune, che dovranno essere soddisfatti attraverso il partenariato pubblico privato: rilanciare e lo sviluppo della batteria come sito culturale aggregativo e non solo centro di formazione sportiva e nautica, attraverso "una didattica sempre più qualificata e personalizzata e percorsi formativi dedicati allo studio della storia del mare". Viene chiesto infatti di sviluppare anche attività multidisciplinari, eventi culturali, museali, artistici, musicali ed educativi, dedicati alla cultura del mare; la promozione del territorio attraverso le associazioni presenti sul territorio. Nel bando anche alcuni aspetti legati all’aspetto infrastrutturale: il Comune chiede infatti di recuperare e ampliare la zona ricettiva attuale "mediante un progetto di riqualificazione e restauro della cosiddetta parte archeologica e ricettizia della Batteria, potendo utilizzare i benefici contributivi del terzo settore e della leva del mecenatismo" di cui alla legge Art Bonus a sostegno della cultura, nonchè una riorganizzazione logistica e tecnologica dell’area.