Allerta meteo arancione, forze dell’ordine non sempre informate a dovere delle eccezioni e uffici che evidentemente fanno fatica a parlarsi. Insomma un po di tutto e di più. Andiamo con ordine: lo Spezia calcio femminile venerdì sera doveva svolgere l’allenamento al ’Camaiora’ di Santo Stefano, ma l’allerta meteo arancione ha causato la chiusura dell’impianto a rischio esondazioni. Oltretutto le ragazze da protocollo la sera alle 19,30 dovevano eseguire i tamponi per poter giocare oggi. Doppio problema quindi. Ricerca di un campo frenetica vista la situazione e le poche ore a disposizione, ma l ‘ex aquilotto Massimiliano Melucci e il socio Stefano sono corsi incontro alla società aprendo in esclusiva l’impianto spezzino del ’Trincerone’ al Limone. Problema risolto per l’allenamento, ma non per i tamponi. Appuntamento di nuovo concordato con la FederLab al solito orario ma indicando il nuovo Impianto con scambio di mail e relative conferme. Poi il terzo problema: lo staff, composto da medico e infermiere viene fermato da una pattuglia dei carabinieri, i quali verificando che il veicolo trasportava materiale sanitario, tamponi e altro, ha controllato ogni cosa tanto che alle 20,45 non si avevano notizie. Scambio di telefonate e rischio rinvio della partita, con i sanitari che oltre a non trovare l’impianto arrivavano all’appuntamento alle 22,15. Quindi tamponi in tutta fretta e due casi in attesa ancora di verifica. Quindi il rompete le righe circa un ora e mezzo dopo. Federazione indignata che indagherà.
Oggi si gioca, lo Spezia affronta il Torino, squadra attrezzata per vincere. Aquilotte che potranno finalmente contare su quasi tutte le ragazze e quindi decise a vendere cara la pelle. Non essendoci l’allerta si giocherà regolarmente al ’Camaiora’ di Santo Stefano Magra alle ore 14,30 con arbitro Falleni di Livorno.