
Rsa Mazzini in attesa di risposte: "Chiarezza sul futuro del personale"
Il futuro della Rsa Mazzini preoccupa (e non poco) il mondo sindacale, con la richiesta di un incontro urgente con Asl 5 e Alisa. "Aspettiamo di essere convocati per avere risposte concrete sul futuro della Rsa Mazzini – sottolineano per la Cisl Spezia Antonio Carro (Ast), Mirko Talamone (Fisascat), Franco Volpi (Fp) ed Antonio Montani (FnP) – e dei servizi socio assistenziali per persone fragili come anziani e disabili e le loro famiglie, prestazioni messe in discussione dalle poco rassicuranti notizie trapelate". La confederazione di via Taviani parla di "tanta confusione" sottolineando come "Asl 5 dopo avere deliberato a giugno la messa a gestione della Rsa Mazzini e San Nicolo’ di Levanto, attualmente in regime di proroga della gara ponte affidata a Coopselios, attraverso le dichiarazioni in Commissione sembra orientata oggi addirittura a demolire la struttura: questo contrariamente rispetto a quanto era stato avviato 3 mesi fa, senza tenere pure conti dei gravosi lavori di ristrutturazione pari a 450mila euro di euro, sostenuti per riaprire parte della struttura dedicata ai centri diurni ed assistenziali".
Cisl parla della perdita di "72 posti (quelli messi a gara) tra Rsa di mantenimento e post acuti, oltre a grande occasione di rilancio del comparto socio assistenziale distrettuale, sul quale pesano errori del passato. Il recupero di posti letto convenzionati nella struttura “Felicia” non è ‘pieno’, visto che la Coopselios stessa lamenta la carenza di ingressi nei numeri recuperati dalla Rsa Mazzini, come pure gli altri 47 nelle varie Rsa non risultano essere a regime. Chiediamo chiarezza anche a tutela degli operatori che attualmente operano per la Coopselios ma che formalmente rimangono ancora legati al futuro della vecchia struttura Rsa Mazzini".