Rifiuti, braccio di ferro sulle tariffe. Il Comune concilia con Ambiente

A Bolano, Acam chiedeva 200mila euro in più per i servizi: a distanza di oltre dieci anni ne otterrà 70mila

Rifiuti, braccio di ferro sulle tariffe. Il Comune concilia con Ambiente

Rifiuti, braccio di ferro sulle tariffe. Il Comune concilia con Ambiente

Un assegno di poco inferiore ai 70mila euro per chiudere una vertenza lunga undici anni. È quanto sborserà il Comune di Bolano nell’ambito della querelle giudiziaria che per oltre due lustri l’ha visto contrapposto ad Acam Ambiente. Oggetto della contesa, il piano economico finanziario e le tariffe per la raccolta dei rifiuti stabilite per il 2013. Una battaglia che negli anni ha visto pronunciamenti del Tar, del Consiglio di Stato e della Corte di Cassazione, con la società del gruppo Iren che nel maggio dello scorso anno aveva deciso di ricorrere all’arbitrato per risolvere la questione. Alla base della lite, la diversità di vedute che aveva caratterizzato l’iter per l’approvazione, da parte del Consiglio comunale bolanese, del piano economico finanziario e delle tariffe dell’allora tributo comunale sui rifiuti e sui servizi, denominato Tares, relative al 2013: l’amministrazione comunale decise di non recepire il piano economico finanziario stabilito da Acam Ambiente per l’espletamento dei servizi, a causa di un aumento dei costi di circa 200mila euro.

Il Comune aveva contestato alla società che il piano era difforme dalle previsioni del contratto di servizio, invitando la società alla rettifica. Ne era nato un muro contro muro, con Acam Ambiente che decise di non fare alcun passo indietro, insistendo per l’approvazione del piano presentato, e con il Comune di Bolano che, di contro, decise di elaborare in proprio un nuovo piano economico finanziario, approvato poi dal Consiglio comunale nel settembre dello stesso anno. Da qui, l’inizio della guerra a colpi di carte bollate, approdata fino all’arbitrato.Il Collegio arbitrale, preso atto della possibilità di addivenire ad una conciliazione, ha dato alle parti alcuni mesi alle parti per valutare la possibilità di porre fine alla vertenza con una conciliazione. Accordo che è stato effettivamente trovato e ratificato nei giorni scorsi dalla giunta comunale guidata da Alberto Battilani. Un accordo trovato "al solo scopo – si legge nell’atto di transazione – di porre fine al lungo contenzioso giudiziario e senza riconoscimento alcuno delle reciproche tesi e pretese", che porterà comunque nelle casse di Acam Ambiente 52mila euro a titolo di capitale. iva inclusa; 5mila euro a titolo di interessi e 10.500 euro a titolo di compartecipazione alle spese sostenute in relazione al contenzioso. Comune e Acam pagheranno le rispettive spese legali, e salderanno in parti uguali anche gli onorari spettanti ai membri del Collegio arbitrale.

Matteo Marcello