Ragazza paralizzata dopo incidente. Scontro in tribunale sulle perizie

La vittima di 27 anni era su uno scooter che venne in collisione con una 500 condotta da un coetaneo. Il pubblico ministero ha chiesto l’archiviazione per le lesioni stradali, ma la vittima ha fatto opposizione.

Ragazza paralizzata dopo incidente. Scontro in tribunale sulle perizie

Ragazza paralizzata dopo incidente. Scontro in tribunale sulle perizie

E’ rimasta paralizzata in seguito a un incidente stradale avvenuto il 24 settembre 2022 a Porto Venere. La vittima, una ragazza che ora ha 27 anni, era in scooter assieme a un’amica di 22 quando all’1,30 in via Olivo, in prossimità dell’Arenella, il veicolo a due ruote era entrato in collisione con una 500 condotta da un cuoco che tornava a casa dopo aver prestato servizio in un ristorante del borgo. Era stato lui stesso, che oltretutto conosceva le ragazze, il primo a prestare soccorso e a dare l’allarme al 112.

Da quella notte la vita della 27enne è cambiata. Mentre la 22enne, originaria di Milano, passeggera al momento del sinistro, fu ricoverata all’ospedale Sant’Andrea della Spezia in condizioni non preoccupanti, lei venne trasportata d’urgenza nel reparto di rianimazione dell’ospedale San Martino di Genova per una lesione alla colonna vertebrale, sottoposta a una delicata operazione che però non ha dato l’esito sperato. Da qui la denuncia per lesioni stradali nei confronti dell’automobilista, anche lui di 26 anni, con la richiesta di un risarcimen

to corposo all’assicurazione.

Il pubblico ministero Federica Mariucci, sulla base dei rilievi dell’incidente effettuati dalla polizia stradale della Spezia, ha aperto un fascicolo, chiedendo una consulenza che è stata redatta dal perito Fabio Francini. In base alla quale non sarebbero state ravvisate responsabilità da parte dell’automobilista, difeso dall’avvocato Maurizio Marrucchi. Pertanto il pm ha chiesto l’archiviazione del procedimento. Ma la ragazza, attraverso il suo ’avvocato di fiducia Davide Taponecco del foro di Massa, ha presentato opposizione alla richiesta di archiviazione. Forte di una perizia di parte che ha portato a conclusioni diametralmente opposte a quella del consulente del pm.

Ieri in aula c’è stata la discussione, davanti al giudice delle indagini preliminari Diana Brusacà. L’automobilista era presente assieme al suo avvocato. Uno scontro sulle perizie, da una parte la responsabilità sarebbe della ragazza, dall’altra dell’automobilista. Era rimasta coinvolta anche un’auto in sosta. Il giudice Brusacà si è riservata di decidere e non è escluso che si possa ricorrere ad una terza perizia, vista l’estrema delicatezza del caso.

Massimo Benedetti