
Quando il cibo vale una riscossa "Se le attività si moltiplicano vuole dire che lavoriamo bene"
"Un dolcetto lo prendiamo?". Ci vuole, per introdurre l’argomento dessert, un diminutivo, un vezzeggiativo, qualcosa che non spaventi dall’ordinare un’ultima portata un commensale il più delle volte già satollo. È una delle tante cose che Pietro Benelli ha imparato da quando fa il cameriere alla locanda Luna Blu di Via Fontevivo a Migliarina, una struttura della Fondazione AUT AUT nata nel 2019 con l’obiettivo di inserire nel mondo del lavoro ragazzi con la sindrome dell’autismo. Domenica pomeriggio sarà inaugurato un nuovo ristorante, questa volta a Brugnato, all’interno dell’outlet 5 Terre, e lui, tra i ragazzi più esperti dello staff, dovrà fare la spola tra La Spezia e la Val di Vara. "Una sfida affascinante – racconta – è bello vedere crescere un progetto bellissimo. Se le nostre attività si moltiplicano vuol dire che stiamo facendo bene ed è uno stimolo a cercare di fare sempre meglio". Trentasei anni, Pietro ha un background di studi di lingue straniere e di arti visive, e quando ha cominciato non aveva per nulla dimestichezza con pentole e fornelli. L’unico piatto che sapeva prepararsi autonomamente era il latte caldo con i biscotti, ma quando nel 2020 è arrivato alla Luna Blu è rimasto talmente contagiato dall’energia positiva del locale da apprendere velocemente tutti i trucchi del mestiere. La pasta fresca è la specialità della casa, e sotto la guida del tutor, ha imparato a preparare tagliatelle, gnocchi, caserecce, ravioli e da ultimo anche i tortellini, particolarmente complessi perché molto piccoli, per chiuderli a regola d’arte e far sì che durante la cottura il ripieno non esca serve una manualità certosina. Qualità che non fa certo difetto ai ragazzi autistici, che una volta introiettate le manovre necessarie al confezionamento, le seguono in maniera scrupolosa. Ma Pietro ha il talento dell’affabulatore, il carisma dell’intrattenitore e presto capisce che il suo regno non è la cucina, ma la sala. Ruolo per cui occorrono prontezza di spirito e flessibilità, specie quando al tavolo bisogna servire pescetariani, fruttariani e altri simpatici e stravaganti ospiti.
"Una signora insisteva per avere nel piatto solo della frutta, possibilmente caduta spontaneamente dall’albero. Abbiamo fatto il possibile per servirla ma non è stato affatto semplice". La nuova realtà, che coinvolgerà ben 12 ragazzi autistici, va idealmente ad affiancare la casa per ferie di via Fontevivo e il Sant’Anna Hostel di via Sant’Anna – strutture entrambe realizzate da Fondazione Carispezia - e il forno di Via Petriccioli a Lerici. Un’altra Luna Blu quella che apre i battenti a Brugnato, "once in a blue moon" come dicono gli anglosassoni per indicare qualcosa che succede raramente e per la quale bisogna tanto aspettare. L’obiettivo della Fondazione "AUT AUT" – costituita da Fondazione Carispezia, A.G.A.P.O. Onlus e Fondazione Il Domani dell’Autismo – è quello di rendere comune e diffuso quello che oggi è insolito ed eccezionale, perché solo attraverso progetti come questo si vince concretamente la battaglia dell’inclusione. "Il nostro obiettivo – sottolinea a il presidente Paolo Cornaglia Ferraris – è di riunire le forze territoriali migliori che lavorano con bambini, adolescenti e adulti con varie forme di autismo per permettere loro di conquistare autonomia personale. Una visone opposta a quella dell’assistenzialismo, che esclude e avvilisce. Un profondo cambiamento, che implica forte consapevolezza sociale: gli autistici esistono e possono lavorare, dare un proprio contributo alla società e sottolineare con la loro attività che siamo sì diversi uno dall’altro ma sappiamo aiutarci".
Per tutti i visitatori dell’outlet 5 Terre di Brugnato sarà facile dare un piccolo contributo alle attività della Fondazione, basterà sedersi al tavolo del ristorante e ordinare un piatto speciale in tutti i sensi. Tutti benvenuti, anche i fruttariani, per cui sarà disponibile una fresca e profumata macedonia.
Vimal Carlo Gabbiani