
Cinema Nuovo, i manifestanti che si sono dati appuntamento in piazza Europa
La Spezia, 11 aprile 2024 – C’era chi voleva protestare per lo slittamento della commissione cultura in cui il caso del cinema Il Nuovo si sarebbe dovuta tenere ieri dalle 18 e chi, invece, non sapeva del posticipo e avrebbe voluto assistere, rimanendo a bocca asciutta. Diverse le motivazioni, comune la volontà di sostenere la causa della sala di via Colombo: si sono ritrovati in circa in un centinaio sotto palazzo civico, dando vita a un presidio con cui rivendicare che il cinema non si tocca. "È l’unica sala vera e propria della città: ci vai a piedi, è accogliente, fanno film di livello, possiamo conoscere registi, assistere a presentazioni di libri, partecipare a iniziative di beneficenza. E accontenta anche le passioni di tutti: opera e balletti di primo piano e molto altro. Com’è possibile che un’amministrazione pensi che vada bene la chiusura di un presidio culturale come questo?".
È un collage di pensieri da parte degli utenti del cinema gestito dall’associazione ’Pietro Germi’, che chiamano in causa "un sindaco che rappresenta tutti e dovrebbe tutelare il bene comune". Dopo la mancata partecipazione di Pierluigi Peracchini alla prima commissione cultura – il sindaco ha motivato la sua assenza dicendo di non essere stato invitato –, il popolo del Nuovo non gradisce questo nuovo forfait, anche se stavolta si tratta di un posticipo. Ma intanto – si domandano i cento in piazza – la Cesare Pozzo, la società di mutuo soccorso proprietaria dell’immobile, cosa fa? Ed ecco, a sostegno della squadra capitanata da Silvano Andreini, presidente della ’Germi’ – erano presenti in piazza alcuni membri dello staff, che hanno scelto la linea del silenzio – che nel giorno della mancata commissione hanno lanciato per il 19 aprile una manifestazione davanti a palazzo Visconti, che ospita il cinema.
Giorgia Lombardi, Paolo Putrino, Massimo Lombardi, Andrea Montefiori, Piera Sommovigo, Patrizia Flandoli e Roberto Centi i politici di opposizione in piazza. "Il presidente della capigruppo Oscar Teja – commenta quest’ultimo – ha detto che è in corso una trattativa e c’è bisogno di un tempo congruo. Avrebbero potuto venire comunque e raccogliere le istanze della città: secondo noi un sindaco e assessore alla Cultura dovrebbe aggiornare sulla trattativa. È una questione che merita attenzione. Il Comune non deve risolvere un problema legale fra privati, ma pretendiamo una terza commissione con la partecipazione della Cesare Pozzo: proponiamo date da marzo, ma siamo fermi lì. Se non ci fosse la possibilità, chiediamo che si sondino le possibilità di fermare cambi di destinazione d’uso".