
La Humanity 1 è attesa al porto della Spezia domani mattina
È attesa per domattina all’alba nel porto della Spezia la nave Humanity 1 della ong Sos Humanity, con a bordo 68 migranti di nazionalità bengalese, egiziana, iraniana, pakistana e somala – tra cui 16 minori stranieri non accompagnati e 6 donne – salvati nelle acque del mar Mediterraneo lo scorso 1° maggio. Lo sbarco, secondo le prime informazioni diffuse dalla Prefettura – che nella mattinata di ieri ha radunato enti e associazioni nel consueto breafing preparatorio – avverrà non prima delle 8. Metà dei migranti sarà accolta nel territorio ligure, mentre l’altra parte proseguirà a bordo di autobus verso centri di prima accoglienza extra regionali. Secondo quanto affermato dalla ong, si tratta di persone salvate in due distinti soccorsi: le prime nove si trovavano in mare aperto a bordo di una piccola imbarcazione e senza giubbotti di salvataggio; successivamente, la Humanity 1 ha soccorso 59 persone. "A bordo della nostra nave di salvataggio Humanity 1 ci sono ora più di 60 sopravvissuti, tra cui donne, minori, parzialmente non accompagnati, e un bambino – si legge nei profili social della Sos Humanity –. Alcuni di loro sono disidratati, esausti. Violato ancora una volta il loro diritto: le autorità italiane ci indirizzano al porto di La Spezia, a oltre 1.200 chilometri di distanza". In occasione del loro arrivo, è stato promosso da diciassette tra partiti e associazioni un presidio di accoglienza alle 7.30 presso il faro rosso del Molo Italia. Luca Comiti, Segretario della Cgil spezzina, sottolinea che "la città accoglierà i migranti al meglio, ma ancora una volta il governo ha sottoposto queste persone, già provate da grandi sofferenze, a giorni di navigazione in più. Una scelta disumana che infligge ulteriori gravi disagi".
mat.mar.