"L’avvocato Corini l’ha ucciso lei. Condannate la sorella a 23 anni"

Il pm: " Omicidio volontario con iniezione di Midazolam. Voleva l’eredità dalla quale sarebbe stata estromessa"

Marzia Corini (foto Frascatore)

Marzia Corini (foto Frascatore)

La Spezia, 23 febbraio 2021 - Dopo una lunga requisitoria, iniziata l’8 febbraio, proseguita il 15 e conclusa alle 18 di ieri, il pubblico ministero Luca Monteverde ha chiesto 23 anni di condanna per Marzia Corini, accusata dell’omicidio volontario del fratello Marco, noto avvocato penalista del foro spezzino, deceduto il 25 settembre 2015.

L’avvocato Marco Corini

Marzia Corini, medico anestesista e rianimatore, è accusata anche di due falsi in testamento, quello da lei redatto il 18 settembre 2015 e quello corretto il 29 settembre. Secondo la procura, la morte di Marco Corini, malato terminale, è stata indotta da un’overdose del sedativo Midazolam iniettatagli dalla sorella. Lei dice per alleviare le sofferenze a fronte della morte imminente. Il pm sostiene invece, dell’esito dell’inchiesta dei carabinieri, che lo abbia fatto per impossessarsi di un milione dell’eredità dalla quale sarebbe stata estromessa. Per i due falsi in testamento e la circonvenzione di incapace, il pm Monteverde ha chiesto quattro anni e otto mesi per l’avvocato Giuliana Feliciani. L’assoluzione invece per l’accusa di sottrazione e distruzione di testamento, quello mai trovato che Corini avrebbe redatto nell’estate 2015. Da lunedì le repliche delle difese: sentenza a maggio.