
Prestazioni aggiuntive contro la carenza di medici
Tanti interventi chirurgici da recuperare per ridurre le liste d’attesa, ma poco personale. Così, Asl5 per ovviare ai due problemi ha sdoganato le prestazioni aggiuntive, così da garantire la continuità operativa dei medici e traguardare – pur nelle difficoltà legate alla carenza degli organici – gli obiettivi posti dal piano regionale per la riduzione delle liste di attesa. Due i reparti coinvolti nel progetto che, fino a dicembre, ha visto l’azienda sanitaria impegnare poco meno di 75mila euro: si tratta delle strutture complesse di Anestesia e Rianimazione, e di Ortopedia e Traumatologia, reparti dove la professionalità sanitaria si scontra contro i numeri carenti degli organici. Il piano, nel quale si prende atto "della carenza di personale medico" nei due reparti "per garantire la continuità assistenziale nel raggiungimento degli obiettivi aziendali", ha come obiettivo "la necessità di garantire la continuità assistenziale rianimatoria in guardia attiva h24 presso l’ospedale San Bartolomeo di Sarzana, e gli interventi chirurgici in elezione presso il presidio ospedaliero del Levante ligure programmati per raggiungere l’obiettivo della riduzione delle liste d’attesa, come da indicazioni regionali".
Insomma, un quadro difficile, tra carenza di personale medico e necessità di tagliare le attese dei cittadini per un intervento chirurgico, che ha portato l’azienda – dopo aver utilizzato ogni altra ’istituto contrattuale’ disponibile – ad avviare un piano di prestazioni aggiuntive che vedrà il personale medico dei due reparti aumentare il proprio impiego lavorativo, dietro un compenso orario che sarà pari a 80 euro. Nei giorni scorsi, la direzione medica del presidio ospedaliero del levante ligure e il direttore generale di Asl5, Paolo Cavagnaro, hanno approvato i due piani presentati dai primari Cinzia Sani e Alberto Sancin, dando inizio al progetto. Le prestazioni aggiuntive sono quelle prestazioni integrative dell’attività istituzionale ordinaria, richieste dall’azienda ai propri dipendenti allo scopo di ridurre le liste di attesa ovvero per far fronte alla necessità di un temporaneo aumento di attività ovvero in presenza di carenza di organico.
Matteo Marcello