Porto Venere, una partita per cinque Cozzani in pista per il terzo mandato

Vignudelli, Sacconi e Grondacci: solito spacchettamento nella proposta del centrosinistra. L’outsider Negro

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Nella perla di ponente del Golfo dei poeti le elezioni sono da sempre sinonimo di partecipazione. E anche quest’anno il canovaccio pare lo stesso: a Porto Venere potrebbero essere cinque – come già accaduto nel 2013 e nel 2008, mentre furono quattro nel 2018 – i candidati alla poltrona di sindaco. Una corsa affollata che a distanza di mesi dall’appuntamento con le urne ha già diverse certezze, a partire dalla ricandidatura del sindaco uscente, Matteo Cozzani. Sulla corsa per il terzo mandato consecutivo paiono esserci ormai pochi dubbi, dopo che nei mesi scorsi era circolata anche la voce di una possibile candidatura alternativa di Emilio Di Pelino, attuale vicesindaco.

Sostenuto dalla stessa coalizione di centrodestra che lo ha accompagnato nei primi due mandati, Cozzani potrà correre anche grazie alla riforma statale dello scorso anno che ha sdoganato il terzo mandato consecutivo nei Comuni fino a 5mila abitanti. Sarà tuttavia una corsa non scontata, quella che porterà al nuovo sindaco. I concorrenti, tra liste civiche e sostegno esterno dei partiti, paiono essere più agguerriti che mai. Chi è della corsa già da mesi, anticipando tutti e avviando la propria campagna a spron battuto, è Paolo Negro, a capo della lista civica ‘Fezzano, Porto Venere, Le Grazie’. Più recente, invece, la candidatura di Marco Vignudelli. L’ex sindaco di Follo (dal 1985 al 2004) e dirigente di Confartigianato, dopo settimane di voci ha confermato la scelta di scendere nuovamente in politica, a capo della lista ‘Insieme alla Gente’, e ha già avviato incontri sul territorio per definire il programma. Ancora più attuale è l’annuncio di Fabio Carassale, ex esponente del gruppo di opposizione consiliare ‘Porto Venere Bene Comune’ prima del personale allontanamento che lo ha portato a fondare il gruppo comunale ‘Ambiente e Sviluppo’. La lista si presenterà alle prossime amministrative e avrà molto probabilmente come candidato a sindaco il giurista ambientale Marco Grondacci. Sempre nell’alveo del centrosinistra, è più che probabile la candidatura di Francesca Sacconi, consigliera comunale uscente di Porto Venere – capogruppo della lista ‘Porto Venere Bene Comune’ che racchiude Pd, Rifondazione comunista e l’area della Lista Sansa –, che lo scorso dicembre aveva annunciato l’intenzione di lavorare a un nuovo gruppo.

Un centrosinistra che rischia di presentarsi dunque spacchettato alle prossime elezioni (come peraltro già accaduto nelle ultime due tornate elettorali), e nel quale il Pd ancora non si è esposto circa l’appoggio ai candidati. Dopo aver tentato inutilmente di fare da collante delle tante anime della sinistra portovenerese, e quasi del tutto abbandonata l’idea di presentarsi alle urne con un proprio candidato, la linea dei dem pare essere quella dell’appoggio a quel candidato che più si rispecchierà nella visione politica del partito. Anche per questo motivo, da giorni i democratici portoveneresi hanno avviato una serie di consultazioni con i candidati sindaco: la prima è andata in scena alle Grazie, con i vertici locali del Partito democratico che hanno incontrato Marco Vignudelli.

Matteo Marcello