
La Provincia nei giorni scorsi ha affidato i lavori di manutenzione straordinaria del ponte di Piana Battolla (. foto di repertorio
Sarà la Edilart, un consorzio di imprese artigiane che vedrà capofila esecutrice la Esperia Hostels, ad eseguire i lavori di ristrutturazione e manutenzione straordinaria del ponte di Piana Battolla, nel comune di Follo. La Provincia della Spezia ha terminato in questi giorni le procedure per l’affidamento dell’appalto: nella gara assegnata con il criterio del minor prezzo – mediante offerta a prezzi unitari – l’azienda vincitrice ha offerto un ribasso del 18,713% sull’importo a base di gara fissato in 2.606.576,04 euro, ovvero con un’offerta pari a 2.140.102,38 euro oltre iva. I lavori prevedono il consolidamento della soletta dell’impalcato esistente, il consolidamento del blocco fondazionale delle pile nell’alveo del fiume Vara tramite la realizzazione di un rivestimento in cemento armato del basamento, il consolidamento delle tre campate del ponte, la realizzazione dei nuovi sbalzi della soletta di impalcato, con allargamento dell’impalcato esistente sia nella direzione di Calice, sia in quella di Follo (dove è anche prevista la realizzazione di una nuova struttura di sostegno in cemento armato, in prossimità della curva di accesso al ponte necessaria per poter realizzare un allargamento della curva medesima. Infine, è prevista la sistemazione del percorso pedonale lato Follo, lungo tutto il tratto nuovo in curva, fino all’altezza dello stacco della strada di accesso al cimitero di Piana Battolla. Il tempo utile per ultimare tutti i lavori compresi nell’appalto è stato fissato in giorni 462 consecutivi. Lavori lunghi nei quali la Provincia garantirà ugualmente il transito dei mezzi su un’unica corsia, conciliando così i lavori di ristrutturazione del ponte con il transito dei veicoli, fondamentale per il territorio: nel corso dei lavori tuttavia potrebbero essere previsti brevi periodi di chiusura per permettere la realizzazione in sicurezza di particolari attività di cantiere, più invasive.
mat.mar.