REDAZIONE LA SPEZIA

Ponte crollato a Pagliari L’incidente probatorio in una sala del Camec

Sarà il Camec, il museo d’arte moderna e contemporanea di piazza Battisti, ad ospitare in una delle sue sale, l’incidente probatorio per il crollo del ponte di Pagliari (nella foto). L’appuntamento è stato fissato per lunedì 19 e martedì 20 giugno dal giudice delle indagini preliminari Fabrizio Garofalo. Questo perché i periti hanno chiesto un’aula multimediale, che in tribunale non c’è, per l’esame del loro lavoro con l’ausilio di grafici e filmati. Un ritorno all’antico, visto che negli anni ’70 l’edificio del Camec ospitava proprio il tribunale, quando l’attuale palazzo di giustizia ancora non esisteva. L’udienza di ieri, pertanto, si è risolta con un immediato rinvio. Gli ingegneri Massimo Losa, Renzo Valentini e Andrea Bracciali, docenti universitari già impegnati nell’inchiesta sul crollo del ponte Morandi di Genova, hanno messo nero su bianco nelle 123 pagine della perizia a loro commissionata dal giudice Fabrizio Garofalo per far luce su cause e responsabilità nell’ambito dell’indagine per crollo colposo aperta dal procuratore capo Antonio Patrono e dal sostituto Claudia Merlino.

Una causa ’scatenante’ e alcune cause ’profonde’ alla base del crollo del ponte avvenuta due anni fa, il 12 maggio del 2021: dal vizio di origine della progettazione di bulloni sottodimensionati, 24 millimetri invece che 27, per ancorare ai basamenti le cerniere su cui ruotava la struttura a tutta una serie di superficialità che sono risolte nella mancata corsa ai ripari per prevenire il default. La perizia verrà quindi discussa il 19 e 20 giugno con i consulenti dei 35 indagati: progettisti, esecutori, controllori, gestori dell’opera, vertici dell’Autorità di sistema portuale susseguitesi dal 2010 al maggio 2021, rup e direttore dei lavori.

Massimo Benedetti