Matita conficcata nel braccio: poliziotto aggredito dalla moglie

Lei lo avrebbe anche cosparso di alcol avvicinandosi con un accendino

Polizia (Foto di repertorio)

Polizia (Foto di repertorio)

La Spezia, 19 giugno 2018 - Un  nuovo caso, clamoroso, di maltrattamenti in famiglia. Questa volta però la vittima non è una donna, bensì un uomo. E dallo stretto muro di riserbo di un caso molto delicato, emerge che si tratterebbe addirittura di un poliziotto. Il procedimento penale avviato dal pubblico ministero Maria Pia Simonetti è arrivato alla conclusione delle indagini preliminari, con l’emissione di un avviso di garanzia per una donna spezzina quarantenne. La moglie del poliziotto, appunto.

Il reato contestatole è l’articolo 572 del codice penale. La donna, secondo l’accusa, avrebbe sottoposto il marito a maltrattamenti, talvolta anche alla presenza dei figli minori. Dalle indagini che sono state effettuate dalla squadra mobile, emergono dei particolari agghiaccianti: al di là delle ingiurie con frequenza giornaliera, la donna avrebbe obbligato il consorte ad indossare solo vestiti di colore nero e a disfarsi del resto del suo guardaroba. Ma questo sarebbe niente, in confronto alle minacce di morte per avvelenamento. La moglie gli avrebbe persino chiesto se non avesse paura a dormire con lei. E se fosse andato via di casa, avrebbe minacciato persino di somministrare delle non meglio specificate gocce ai figli.

UNO dei primi episodi sarebbe accaduto nel lontano 2011, quando nell’ambito di una violenta discussione con la suocera, la moglie avrebbe cercato di colpirlo, sotto casa, con il lancio di un vaso ornamentale e poi all’interno dell’abitazione gli avrebbe puntato contro un coltello da cucina. Si passa poi alla fine del 2013, quando il marito aveva diffuso nel bagno di casa uno spray a lei non gradito, allora lo avrebbe colpito al petto con uno spazzolino da denti elettrico, procurandogli l’infrazione di una costola, con prognosi di 25 giorni. Ma l’escalation, sulla base del racconto del poliziotto, non si ferma.

NEL settembre 2014, durante una discussione, gli avrebbe conficcato persino una matita in un avambraccio, con referto medico di una settimana. Poi nell’estate dello scorso anno, avendo sentito la suocera dire al marito al telefono che avrebbe dovuto separarsi, gli avrebbe tirato un sasso colpendolo alla mascella e strappandogli dal collo una collana d’oro. Infine un episodio accaduto nel gennaio di quest’anno, quando in seguito ad una lite per dei generi alimentari da acquistare, mentre il marito si trovava sotto la doccia, gli avrebbe gettato addosso dell’alcol e si sarebbe avvicinata minacciosamente con un accendino in mano.

SULLA BASE di queste accuse, il pubblico ministero Maria Pia Simonetti ha avviato un procedimento che potrebbe condurre alla richiesta di rinvio a giudizio per la quarantenne spezzina. In attesa degli sviluppi giudiziari, il poliziotto si è affidato all’avvocato di fiducia Davide Bonanni, la donna invece è difesa dall’avvocato Chiara Moretti.

M.B.