Una raccolta di pensieri, alcuni sotto forma di preghiere, altri di filastrocche o poesie, scritte dagli ‘ultimi’ di ogni angolo del mondo, e in lingue diverse, o da chi da tutta una vita si prende cura di loro e giorno dopo giorno opera per offrirgli una nuova vita e una nuova chance di futuro. È proprio con l’obiettivo di far conoscere queste ‘voci inascoltate’ che la Comunità Papa Giovanni XXIII, fondata nel 1968 da don Oreste Benzi, oggi e domani tornerà alla Spezia con l’evento solidale ‘Un Pasto al Giorno’ (unpastoalgiorno.apg23.org), giunto quest’anno alla sua 15ª edizione. Nel corso di esso verrà distribuito ‘La voce degli ultimi’, un libro grazie a ‘la voce di chi non ha voce’, per dar modo a chiunque lo legga di avvicinarsi ai valori che la comunità pone da sempre al centro del suo impegno, mediante progetti e realtà di accoglienza in Italia e in oltre 40 Paesi del mondo.
Nel libro, accanto alle speranze di una delle ragazze uscite dalla tratta ai fini di prostituzione, è possibile leggere i versi con cui, ogni giorno, i bambini e ragazzi di strada accolti dalla Comunità nell’ambito del progetto Cicetekelo in Zambia, ringraziano per il pasto che stanno per mangiare; a pagina 29 c’è la preghiera che Renata e i volontari di Napoli recitano con i senza dimora che incontrano nelle loro uscite, mentre nelle successive quella di alcuni senza dimora accolti nelle Capanne di Betlemme, le case di prima accoglienza presenti in diverse zone e città d’Italia. E ancora: ci sono le parole di speranza di Maurizio, uomo di 44 anni in carrozzina che vive in una delle Case Famiglia della Comunità, e la ninna nanna che un papà di un’altra Casa Famiglia ha inventato tanti anni fa per la sua bambina, e che la accompagna ancora oggi.