Pista ciclabile, qualcosa non torna "Cosa ci fa quel palo lì in mezzo?"

Problemi nel nuovo tratto di viale Amendola: "A un certo punto il percorso finisce davanti a un negozio". Avvocato annuncia un esposto. L’amministrazione spiega: "Situazioni già segnalate, stiamo risolvendo".

Pista ciclabile, qualcosa non torna  "Cosa ci fa quel palo lì in mezzo?"

Pista ciclabile, qualcosa non torna "Cosa ci fa quel palo lì in mezzo?"

Fa un po’ strano vederlo lì solo soletto nel bel mezzo della pista ciclabile, nata tutta intorno a lui senza dargli però prima la possibilità di... ’spostarsi’. Così quel palo della filovia resta suo malgrado (almeno per ora) a fare da ostacolo nel nuovo tratto della pista ciclabile realizzata sul viale Amendola fino alla rotatoria di via Ferrari. Facile capire cosa sia successo: la pista è stata realizzata senza tenere conto della presenza di quel palo con cui ora deve fare i conti, al pari di un’altra serie di errori (piccoli e grandi) emersi nella realizzazione della struttura, destinata a allargare il percorso ciclabile cittadino. Problemi destinati a finire nell’esposto alla procura che a giorni verrà presentato dall’avvocato Luca Cecchi "sia nelle veste di cittadino – spiega – che di legale. Voglio capire se per realizzare questa pista fatta così male siano state spese risorse pubbliche". E si parte proprio da quel palo della funivia piantato lì, per passare a un altro pezzo di pista sembra finire dentro a un negozio. In quel tratto "chi si sposta in bici – prosegue Cecchi – a un certo punto vede letteralmente ’sparire’ la ciclabile in corrispondenza di un palazzo. E lo stesso dicasi in un altro pezzo che termina in una struttura metallica a uso, in futuro, dei vigili del fuoco". Ma i problemi non sarebbero finiti qui perchè come sottolinea Cecchi per realizzare la ciclabile sul viale Amendola "è stato ridotto lo spazio a disposizione dei parcheggi. Risultato: le auto un po’ più grosse sporgono pericolosamente sul viale". Tutte situazioni in attesa delle soluzioni che l’amministrazione ha già messo in preventivo a cominciare dal palo della filovia. "E’ già previsto il suo spostamento - spiega l’assessore ai lavori pubblici Kristopher Casati - l’episodio è stato segnalato all’ufficio tecnico per toglierlo da lì. Intanto abbiamo messo un nastro catarifrangente intorno al palo proprio per segnalarne bene la presenza. Il parcheggio? Nella parte bassa del bassa del viale è ridotto ma non mi risultano particolari problemi in ingresso e uscita delle auto. Per quanto riguarda il tratto di via Ferrari dove il percorso si restringe all’angolo del negozio, lì è previsto che la bici vada portata a mano con passaggio alternato, ma manca ancora la cartellonistica di riferimento".

La realizzazione di questa tranche di ciclabile è stata possibile grazie a un finanziamento pubblico del 2019. "Avevamo poche risorse a disposizione – spiega Casati – ed è stato fatto il massimo con quanto potevamo fare: ma in effetti il risultato non è quello che abbiamo in mente come pista ciclabile cittadina. In futuro vogliamo farne di tipo rialzato rispetto al piano stradale e divise meglio dal resto della mobilità urbana. Una cosa è certa: nel 2017 in tutto il Comune di Spezia c’erano 8 chilometri di ciclabili, ora siamo saliti a 34 appena termineremo quelle in fase di ultimazione".

Claudio Masseglia