
La commissione Ambiente della Camera approva Lorenzo Viviani come nuovo presidente del Parco delle Cinque Terre. Scontro politico sulle motivazioni della scelta.
L’ultimo scoglio è stato superato nel primo pomeriggio di ieri, con la votazione favorevole della commissione Ambiente della Camera. Per l’ufficialità di Lorenzo Viviani, 41enne biologo ed ex deputato, a nuovo presidente del Parco nazionale delle Cinque Terre, si attende solo la formalità del decreto del ministro dell’Ambiente, che potrebbe arrivare già nei prossimi giorni. Nel frattempo il tema è diventato oggetto di duro scontro politico. Alla soddisfazione del viceministro ligure Edoardo Rixi, per il quale "il Parco torna a essere gestito da un professionista con profonde radici sul territorio e un forte impegno verso la collaborazione con le comunità locali", fanno da contraltare le dichiarazioni daei senatori genovesi Lorenzo Basso (Pd) e Luca Pirondini (M5S), nonchè dei deputati Marco Simiani e Valentina Ghio del Pd, Ilaria Fontana e Roberto Traversi del M5S, Angelo Bonelli di Avs, Daniela Ruffino di Azione, per i quali "a poco più di quarantott`ore dalle elezioni, votare il presidente di un Parco nazionale significa solamente occupare delle poltrone". Immediata la presa di posizione della senatrice spezzina della Lega, Stefania Pucciarelli, per cui "il fatto che l’opposizione sia uscita dalla Commissione denota il fatto che questa candidatura ha tutti i criteri per poter essere votata. Hanno preferito ritirarsi dalla votazione perché era impossibile non votarla. Con l’approvazione della nomina si è risposto alle esigenze del territorio rappresentate dai sindaci Sassarini, Fenelli e Pecunia: la necessità di arrivare a una nomina di una persona del territorio, in grado di farsi carico delle istanze che arrivano dai cittadini. Lorenzo Viviani ha tutte le carte in regola".
Matteo Marcello