REDAZIONE LA SPEZIA

Parco, Viviani è il nuovo presidente: "Al servizio delle nostre comunità"

Il ministro Pichetto Fratin ha firmato il decreto di nomina. Lo studioso del mare illustra le sue priorità "Agricoltura e overtourism temi da risolvere. Voglio che i cittadini possano sentirsi tutelati dall’ente".

Lorenzo Viviani, biologo marino di 41 anni, è il nuovo presidente del Parco nazionale delle Cinque Terre

Lorenzo Viviani, biologo marino di 41 anni, è il nuovo presidente del Parco nazionale delle Cinque Terre

Mentre il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, firmava il decreto per nominarlo nuovo presidente del Parco nazionale delle Cinque terre, si trovava sul peschereccio di famiglia a sistemare le reti. Lorenzo Viviani, 41enne 41enne biologo marino ed ex deputato della Lega, nativo di Monterosso, è da ieri la nuva guida dell’ente Parco, dove succede alla giornalista Donatella Bianchi. Dopo i pareri favorevoli raccolti la scorsa settimana a seguito delle audizioni tenute alle Commissioni Ambiente della Camera e del Senato, la nomina era solo una questione di giorni, nonostante le polemiche sulla tempistica delle procedure sollevate dai partiti di opposizione. Il risultato delle elezioni regionali, che ha visto il centrodestra confermarsi al governo della Liguria, ha di fatto ridotto a una formalità l’intesa tra Regione e governo centrale. La fumata bianca è arrivata ieri pomeriggio, e apre a una nuova stagione del Parco. "Sono ovviamente contento, è un incarico di grande responsabilità che voglio esercitare al meglio – spiega il neo presidente Lorenzo Viviani –. La testa è già proiettata al lavoro, ai tanti temi da affrontare".

Questioni che lo stesso Viviani aveva anticipato all’inizio la scorsa settimana, in occasione della sua audizione in Parlamento: agricoltura e dissesto idrogeologico, depurazione delle acque, overtourism, temi caldi che da mesi agitano le comunità locali delle Cinque terre. "Ma tutto – rilancia Viviani – dovrà essere svolto in sinergia con i sindaci e le comunità. L’agricoltura è la base della tutela dei nostri terrazzamenti, va tutelata e sostenuta; sui flussi turistici sono convinto che debbano lasciare qualcosa di più sul nostro territorio, per la tutela di un paesaggio che è unico al mondo e da cui dipende la sopravvivenza dei borghi stessi".

"Temi – ribadisce Viviani – che avranno bisogno di studio e lavoro: bisogna riprendere in mano il lavoro portato avanti dai miei predecessori. Per diversi punti, sarà un lavoro in continuità con chi mi ha preceduto: considero Donatella Bianchi un’amica che stimo. Inizieremo da subito a lavorare, facendo tesoro delle cose positive avviate da chi mi ha preceduto. Il nostro è un posto meraviglioso e fortunato, ma ha bisogno di un duro lavoro per essere tutelato. Quello tra Parco e cittadini – ricorda il neo presidente – è un rapporto da costruire, vorrei riuscire a essere al servizio delle comunità, e allo stesso tempo vorrei che il Parco, alla fine di questi cinque anni, possa essere veramente un organo in cui ogni persona della comunità possa riporre la sua fiducia e sentirsi tutelata". Tra i primi a esprimere soddisfazione per la nomina, il presidente e il direttore di Confartigianato, Paolo Figoli e Giuseppe Menchelli. "Lorenzo Viviani è un uomo del territorio delle Cinque Terre e per competenza, capacità ed esperienze potrà ben assolvere a questo importante e delicato incarico" dichiarano i vertici dell’associazione di via Fontevivo.

Matteo Marcello