REDAZIONE LA SPEZIA

Paita annuncia audizione "Aspi deve vergognarsi"

Dura la presa di posizione della deputata Gagliardi "A tre anni dal Morandi non è cambiato niente"

Le reazioni della politica non si sono fatte attendere. Da destra come da sinistra, le parole "sconcerto" e "vergogna" hanno monopolizzato le prese di posizione degli schieramenti. Tra i parlamentari liguri, dichiarazioni al calor bianco da Raffaella Paita, presidente della commissione Trasporti alla Camera, e dalla deputata di Cambiamo, Manuela Gagliardi. "Lo stato in cui versa il viadotto di Valle Ragone sulla A12 sono tali che Autostrade si dovrebbe vergognare. Perchè le ispezioni non sono state effettuate prima? – chiede la deputata di Italia Viva – È davvero paradossale che, dopo due anni di finte discussioni sulla revoca, ci si trovi ancora in una tale situazione di insicurezza. Martedì prossimo ai rappresentanti delle Autostrade, all’audizione convocata dalle Commissioni riunite di Trasporti e Ambiente sul tema dei cantieri in Liguria, chiederemo di spiegare come sia stato possibile". "A tre anni dal tragico crollo del ponte Morandi le condizioni in cui versano le autostrade in Liguria non sono affatto cambiate – rilancia da deputata totiana –. Il ministero e Autostrade hanno dimostrato totale inadeguatezza nella gestione delle criticità che riguardano le infrastrutture liguri". Duro anche il leghista Edoardo Rixi, che annuncia un’interrogazione urgente affinché venga ascoltato "il super ispettore Placido Migliorino per capire cosa sta succedendo. Chiediamo al ministro garanzie sulla sicurezza per la circolazione di persone e merci. La Liguria non può continuare con blocchi in autostrada mentre restano ferme opere fondamentali". A livello regionale si registrano invece le bordate della Lega e quelle del Pd, che con il suo capogruppo in consiglio, Luca Garibaldi, spiega che "Autostrade da mesi tiene in scacco l’intera rete della Liguria tra controlli e manutenzioni. Autostrade e Mit chiariscano le motivazioni che dell’improvviso stop".

mat.mar.