REDAZIONE LA SPEZIA

Operaio muore in strada davanti ai colleghi

Vani tutti i tentativi di soccorso. Stefano Bertolaccini lavorava per l’Enel, lascia nel dolore la moglie e un figlio di 19 anni

Stefano Bertolaccini, stroncato da un malore a 53 anni ieri pomeriggio in via Rosselli

La Spezia, 29 novembre 2019 - Dramma nel primo pomeriggio di ieri in centro città. Un operaio dell’Enel di 53 anni è morto all’improvviso, accasciandosi a terra in via fratelli Rosselli, a causa di un malore che si è rivelato letale. Inutili tutti i tentativi di rianimarlo, che si sono protratti a lungo, anche con l’uso del defibrillatore. Si chiamava Stefano Bertolaccini, era originario di Fivizzano ma abitava con la famiglia in corso Nazionale. Lascia nel dolore la moglie e un figlio di 19 anni che studia matematica all’università di Genova.

La tragedia è avvenuta alle 14,20 dopo il pranzo che l’operaio aveva consumato assieme ai colleghi in un locale del centro convenzionato con l’Enel. Le squadre si trovavano nella zona per sostituire i contatori della luce in alcuni palazzi. Stefano Bertolaccini risultava iperteso, ma non soffriva di particolari patologie. Aveva solo accusato un mal di schiena e si era seduto su una panchina per prendere un antidolorifico. I colleghi gli hanno consigliato di andare a casa. Ma mentre si dirigeva verso il furgone aziendale parcheggiato in via Rosselli, si è accasciato sul marciapiede. I primi a soccorrerlo sono stati un negoziante e un milite di passaggio della Croce Verde di Borghetto Vara, che gli hanno praticato il massaggio cardiaco. L’operaio ha reagito, pertanto hanno proseguito fino all’arrivo del 118 con l’automedica Delta 1. Il medico ha utilizzato ripetutamente il defibrillatore, sperando che l’uomo si riprendesse. Purtroppo non è stato così. La polizia locale era nel frattempo intervenuta per chiudere la strada al transito. Il corpo dell’operaio è stato coperto con una coperta termica, che era stata impiegata anche per isolare l’area di soccorso dallo sguardo dei curiosi. Sconvolti gli altri operai dell’Enel che hanno assistito impotenti alla morte del collega. E’ toccato poi a due agenti della polizia locale, l’ingrato compito di comunicare la terribile notizia alla famiglia.  

Massimo Benedetti