
Neppure il coronavirus lo ha fatto desistere dall’insano proposito di rendere un inferno l’esistenza della sua ex compagna. Così, a luglio, per quei comportamenti uno spezzino di 48 anni dovrà rispondere dell’accusa di stalking, per effetto del giudizio immediato disposto dal tribunale. L’uomo, attualmente sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento, dovrà comparire il 22 luglio davanti al giudice Diana Brusacà per rispondere degli atti persecutori messi in atto proprio nei mesi scorsi, caratterizzati dal lockdown relativo alla pandemia di coronavirus. Secondo la Procura, l’uomo non accettando la fine della relazione sentimentale con una spezzina di 34 anni, avrebbe cominciato a molestarla in più maniere: chiamate e messaggi continui al cellulare, appostamenti sotto l’abitazione, e persino attraverso l’utilizzo di profili Facebook creati ad hoc, così da ‘controllare’ la donna anche sui social. Una situazione esasperante, con la donna costretta persino a cambiare abitazione e utenza telefonica. All’ennesima angheria, la 34enne non ha esitato a presentare una denuncia, da cui hanno preso corpo le indagini di procura e carabinieri. È assistita dall’avvocato spezzino Raffaella Nardone.
Matteo Marcello