REDAZIONE LA SPEZIA

Niente soldi per il dopo alluvione: la Regione ‘scarica’ Arcola

Secondo l'assessore Giampedrone mancano i presupposti. L’ira del sindaco

ALLUVIONE Per i danni di giugno niente soldi ai privati ma neanche al Comune per le infrastrutture

Arcola, 6 agosto 2016 -  NESSUN finanziamento dalla Regione per i danni alle infrastrutture derivanti dall’alluvione che il 14 giugno scorso ha provocato allagamenti sul territorio di Arcola e Romito. Non ci sono i presupposti per riconoscere lo stato di calamità nazionale e neppure per l’utilizzo delle accise che devono essere necessariamente destinate al ripristino di situazione inserite in emergenze passate peggiorate da eventi recenti. Il Comune di Arcola può solo sperare nel riconoscimento dello stato di calamità regionale, che deve essere sempre avvallato dal dipartimento nazionale e che prevede l’erogazione di risorse regionali per far fronte a somme urgenze. Le somme urgenze, per l’evento di giugno, ammontano a 101 mila euro, mentre i danni alle infrastrutture superano i 2 milioni di euro.

TRADOTTO: nessun finanziamento regionale per i danni alle infrastrutture del 14 giugno se non un contributo per fronteggiare le somme urgenze, proprio perché non sussistono i presupposti per utilizzare le accise. Lo conferma l’assessore regionale Giacomo Giampedrone, ieri a Spezia per la giunta regionale itinerante. Una realtà cruda ma – spiega – dettata dalla normativa che contempla la destinazione di accise solo per progetti già inseriti in schede di emergenze passate. Le 28 schede inviate di recente dal Comune alla Regione sembrano riguardare – fa sapere l’assessore regionale – danni ‘nuovi’ provocati dalla bomba d’acqua del 14 giugno scorso, quindi non possono essere inserite nel capitolo delle accise. Una mazzata per il Comune di Arcola.

IL SINDACO Emiliana Orlandi non tarda infatti a commentare: «La Regione Liguria non può abbandonare i cittadini di Arcola al loro destino. Abbiamo appreso con incredulità che la giunta regionale nella seduta spezzina non ha emesso alcuna delibera per destinare risorse per ripristinare la situazione che ha messo in ginocchio gli arcolani. Abbiamo inviato alla Regione la documentazione relativa ai danni subiti, alcune situazioni si riferiscono ad aggravamenti derivanti da precedenti calamità del 2010 e 2011». Il sindaco è amareggiato: «Non possiamo credere che la Regione volti le spalle ad Arcola, non possiamo tollerare che non siano destinate risorse per consentire ai cittadini di tornare alla normalità. Chiediamo risposte concrete, i cittadini di Arcola meritano rispetto».

Laura Provitina