Nave Vulcano attraccherà al molo Garibaldi tra la tarda serata di domenica e l’alba di lunedì: a bordo, sessanta tra bambini e accompagnatori, evacuati dalla Palestina grazie ai corridoi umanitari organizzati dal ministero della Difesa. I piccoli – una ventina quelli bisognosi di cure – saranno immediatamente trasferiti per ricevere le cure necessarie negli ospedali Gaslini di Genova, al Rizzoli di Bologna, al Meyer di Firenze, e ai nosocomi milanesi Pini e Buzzi. La missione di Nave Vulcano avrebbe dovuto concludersi nel porto di Civitavecchia, poi nella serata di giovedì il cambio di rotta, stimolato dalla maggior vicinanza del porto della Spezia con i principali ospedali di riferimento, con la scelta che è ricaduta sul molo di Lsct. Nave Vulcano era salpata nei giorni scorsi dal porto di Al Arish, in Egitto: nello scalo situato nel nord della penisola del Sinai, era ormeggiata da oltre due mesi, trasformata in un vero e proprio ospedale galleggiante dove hanno operato non solo una trentina tra medici, infermieri e chirurghi della Marina, ma anche volontari della Croce rossa e della Fondazione Rava, oltre che un’equipe di medici del Qatar. La Prefettura spezzina ha già assunto la cabina di regia delle operazioni a terra, con la collaborazione di Regione Liguria, che coordinerà le associazioni del terzo settore nell’ambito dei servizi di accoglienza alle famiglie palestinesi.
mat.mar.