ELENA SACCHELLI
Cronaca

Musica, natura e moto. Ludovica e Francesco. Storia di un’amicizia nata sui banchi di scuola

Lui si definisce ’micro-influencer’: su TikTok ha più di 80 mila follower e vorrebbe studiare per un po’ all’estero per praticare l’inglese . Lei, sua più grande supporter, sogna di rilassarsi fra i fiordi norvegesi.

Musica, natura e moto. Ludovica e Francesco. Storia di un’amicizia nata sui banchi di scuola

Amano stare a contatto con la natura e fare giri in moto, ma anche uscire con gli amici, ascoltare musica e, perché no, cercare quella che presto potrebbe diventare la loro serie preferita su Netflix. Ludovica Vannucchi e Francesco Benassi, due dei quindici "sopravvissuti" della sezione G che in prima contava ventisette alunni, stanno frequentando l’ultimo anno dell’Istituto professionale agrario di Sarzana e, a settembre, vorrebbero iniziare l’università a Pisa. Francesco si definisce un "micro-influencer" dal momento che su TikTok, il social che usano di più, conta più di 80 mila follower e vorrebbe studiare per un periodo all’estero per imparare bene l’inglese. Ludovica invece sogna di rilassarsi fra i fiordi norvegesi e, di Francesco, è la più grande supporter. A unirli è un forte legame di amicizia nata proprio fra i banchi di scuola che negli ultimi anni si è consolidata sempre di più, fino a farli diventare quasi inseparabili. La loro è la generazione Z – che con i dispositivi digitali ha la piena padronanza – ma la differenza tra la classe 20042005 (la loro) e quella dei ragazzi nati qualche anno dopo la sentono e la rivendicano a gran voce.

Ragazzi perché avete scelto di intraprendere questo percorso scolastico?

"Stare a contatto con la terra ci piace e in questa scuola ci sono diverse lezioni pratiche, oltre che a quelle teoriche. Visto il periodo che stiamo vivendo è davvero interessante e anche utile per il futuro imparare a coltivare e a produrre in modo sostenibile. Siamo convinti della nostra scelta che indubbiamente da molti è stata presa sottogamba, molti vengono qui pensando di non fare nulla, ma dipende tutto da come ciascuna persona decide di affrontare la scuola. Le lezioni e anche le materie trattate non sono così semplici come qualcuno potrebbe pensare. Dopo infatti vorremmo provare a iscriverci a Scienze agrarie o magari a Scienze geologiche".

Quanto pensate che abbia influito il covid sul fatto che quasi la metà della vostra classe sia stata bocciata?

"Dopo aver fatto il primo quadrimestre in presenza in prima ci siamo ritrovati in dad per quasi due anni. Sicuramente ci siamo persi gli anni più spensierati, ma dobbiamo ammettere che la scuola è stata davvero ben organizzata in quegli anni per coinvolgerci anche nelle lezioni pratiche. Anche i professori ci sono stati vicino il più possibile e in realtà, ad accezione di qualcuno che ha smesso di frequentare, le lezioni il grosso delle bocciature è arrivato in terza, quando le lezioni fortunatamente erano tornate ad essere in presenza".

C’è qualcosa che oggi vi spaventa nella società?

"Sicuramente una cosa di cui parliamo spesso è l’arroganza e anche la maleducazione dei ragazzi di 13 - 14 anni. Ce ne siamo accorti qui a scuola, ma la cosa può essere tranquillamente trasposta anche nel mondo virtuale dei social. In prima quando camminando per i corridoi ti ritrovavi di fronte a un ragazzo di quinta, avevi per lo meno un po’ di rispetto. Adesso niente i ragazzi più piccoli ti ridono in faccia ed è come se si sentissero i padroni del mondo".

E a cosa pensate che sia dovuto questo comportamento?

"In parte dall’educazione o meglio dalla mancata educazione ricevuta a casa, ma anche dal fatto che i ragazzi del 2010, sin dalla primissima infanzia, hanno avuto fra le mani tablet e dispositivi digitali. Noi li abbiamo avuti da bambini magari, alle elementari, ma non prima. Internet è un mondo vastissimo e crediamo che possa essere potenzialmente dannoso se dato in mano a chi non ha ancora gli strumenti per capire e comprendere cosa sia giusto e cosa sbagliato. Da piccoli si è più influenzabili. Su TikTok ci sono ragazzine di 12 o 13 anni che fanno balletti provocanti truccate come adulte e bambini che si atteggiano a gangster".

Cosa ne pensate invece della politica?

"La seguiamo poco magari al telegiornale o vedendo qualche video che appare sui social ma non si può dire che ci appassioni. Vediamo contraddizioni e punti deboli sia a destra, che è troppo conservatrice, che a sinistra che su certi argomenti come la legittima difesa è decisamente troppo effimera. L’impressione è che in realtà una volta ottenuto il potere le differenze si assottiglino e cambi davvero poco".