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Muri parlanti a Ponzano Superiore. Il borgo e la sua identità nell’arte

Il Comune di Santo Stefano Magra investe sull'arte per rilanciare Ponzano Superiore, trasformandolo in un borgo culturale con opere d'arte, poesia e musica. Il progetto coinvolge artisti locali e volontari per valorizzare la storia e la tradizione del luogo.

L’affresco realizzato da Giobatta Framarin per Muri Parlanti

L’affresco realizzato da Giobatta Framarin per Muri Parlanti

L’arte come cifra identitaria di un borgo e come volano per il suo rilancio. Questo il senso del progetto che il Comune di Santo Stefano Magra sta sviluppando a Ponzano superiore. Partendo dai ’Muri parlanti’ – affreschi permanenti già realizzati sulle facciate delle case da artisti del territorio –, dal Museo Contadino e da quello dei presepi del mondo, ‘Borgo in arte’ ha l’obiettivo di ampliare gli interventi artistico culturali lungo le vie del borgo storico per farne un luogo di arte, poesia, musica e cultura.

Il prossimo step prevede infatti l’installazione di sei opere nate nell’ambito del Premio di poesia Cesare Orsini lungo le strade di Ponzano superiore. "La giornata del premio Cesare Orsini – spiega l’assessore Paolo Ruffini – è stata l’occasione perfetta per immaginare e annunciare l’idea di Ponzano Superiore - borgo in arte, un luogo che racchiude una missione: fare del borgo un luogo di arte, musica, poesia e cultura. Il nostro scopo è far crescere Ponzano Superiore in termini di presenze e qualità dell’offerta culturale e turistica, anche in virtù del bando dei Cammini Religiosi grazie al quale presto inizieranno i lavori dell’ostello del Pellegrino a servizio dei camminatori della via Francigena". Un borgo già dotato di una chiesa, di un oratorio, del presepe permanente e di piazza Colonna, che offre uno scorcio sull’intera vallata e sul mare. Particolarità che fanno di Ponzano Superiore un luogo speciale e ricco di cultura anche grazie all’impegno dei volontari, guidati da Marzia Bertolla e Filippo Calcagnini, priore della Confraternita del Santissimo Sacramento Annunziata, che oltre essere sede di eventi liturgici è punto di riferimento per la comunità e responsabile del museo contadino. "La casa del contadino – aggiunge Calcagnini – oltre a ricreare piccoli ambienti della vita quotidiana delle famiglie del paese espone oggetti tra i più diversi provenienti dalle campagne e dalle cantine. Nato con uno scopo didattico grazie anche alla sua esposizione fotografica il museo vuole diventare un luogo della memoria condivisa di persone del paese, antichi mestieri, e dinamiche sociali dei secoli scorsi".

Ma come verrà messa in pratica l’idea nella sua totalità? In più punti di accesso del borgo saranno posti dei pannelli informativi con un Qr code e la piantina delle opere d’arte presenti nei vicoli e piazze in modo da informare e aggiornare visitatori e residenti su tutte le opere artistiche presenti. Determinante per la riuscita del progetto è anche l’impegno del Comitato folkloristico di Ponzano Superiore, associazione di promozione sociale che dal 1975 opera nel borgo.

Elena Sacchelli