
Controllo biglietti sul bus
La Spezia, 13 novembre 2021 - Pizzicati sull’autobus senza biglietto e multati, hanno continuato a infischiarsene non pagando neppure la sanzione. Eppure, nessuno negli ultimi anni è andato a bussare alle loro porte per pretenderne il pagamento. Milioni di euro di sanzioni non pagate, e una parte rischia già di finire sotto la tagliola della prescrizione: una beffa doppia per chi da anni ha avviato una lotta a tutto campo contro i portoghesi, aumentando i controlli e le sanzioni a carico di chi viaggia senza biglietto o col titolo contraffatto.
Negli uffici della Provincia della Spezia giacciono infatti qualcosa come sessantamila sanzioni amministrative non pagate negli ultimi cinque anni. Un’enormità, così come è enorme la somma non incassata, se si pensa che la sanzione più comune – quella per la mancanza del titolo di viaggio – se pagata oltre i sessanta giorni ammonta a ben duecentottanta euro. In soldoni: svariati milioni di euro non incassati e che ora, complice l’inesorabile trascorrere del tempo e le esigue risorse umane dell’ente di via Veneto, dopo cinque anni rischiano di sparire nel nulla per effetto della prescrizione. Un problema noto anche ai vertici della Provincia, ente competente alla riscossione delle sanzioni per assenza di titoli di viaggio emesse dai controllori di Atc.
In queste settimane, non solo hanno costituito un gruppo di lavoro dedicato per analizzare almeno i verbali più vecchi e che rischiano la prescrizione, ma hanno finalizzato l’affidamento a Spezia Risorse del servizio di riscossione delle sanzioni amministrative. Il contratto, avviato in forma sperimentale fino alla fine del 2021 al costo di 36mila euro e spiccioli, permetterà a Spezia Risorse di avviare le pratiche di riscossione per 2.497 verbali emessi alla fine del 2016 e nei primi mesi del 2017, mai pagati e ormai prossimi al traguardo della prescrizione. Non sarà tuttavia una collaborazione temporanea, perché è intenzione della Provincia affidare in house alla società di riscossione anche le attività di recupero di tutte le altre decine di migliaia di sanzioni mai pagate, con l’obiettivo di recuperare quanti più denari possibili.
«I procedimenti risultano di oggettiva complessa procedibilità mediante le sole risorse interne, sia per quantità che per modalità di individuazione dei presupposti dell’esigibilità del credito, come la certezza dell’identità del sanzionato" si legge nella determina con cui la Provincia ha affidato il recupero delle prime migliaia di cartelle a Spezia Risorse, società che oltre a provvedere alla riscossione, avrà il compito di creare un modello digitale per migliorare l’efficienza delle procedure: oggi i verbali sono trasmessi da Atc alla Provincia per annualità e in formato cartaceo, fatto che non facilità le procedure successive di riscossione. Insomma, i ‘portoghesi’ dell’autobus pizzicati senza biglietto, a distanza di quasi un lustro potrebbero ben presto ricevere una cartella con l’invito a… pagare.