REDAZIONE LA SPEZIA

Militare esibizionista in spiaggia denunciato dai carabinieri per atti osceni in luogo pubblico

Non è stato colto in flagranza di reato ma gli elementi raccolti dai carabinieri – dalla denuncia di alcune ragazze che hanno visto e si sono dette destinatarie di sguardi morbosi alle testimonianze di altre persone che hanno colto i fondamentali degli atti proibiti - hanno portato al deferimento alla Procura della repubblica di un giovane che dovrà risponde di atti osceni in luogo pubblico. Il teatro dei fatti destinati al vaglio della magistratura è lo spiaggione di Corniglia, la persona denunciata e un militare della Marina. L’altra sera è stata formalizzata nei suoi confronti la denuncia all’esito di un’inchiesta-lampo effettuata dai Carabinieri della stazione di Monterosso; si sono adoperati per alcuni giorni nella marcatura stretta dopo aver raccolto la denuncia di alcune ragazze che hanno narrato in caserma di aver visto l’uomo intento a masturbarsi e a palesare interesse nei loro confronti. Interesse non gradito là dove è stato mosso palesando le intimità, in un crescendo di eccitazione che ha avuto l’effetto di turbare le ragazze, fino ad indurle a compiere il passo di dare corso alla segnalazione ai carabinieri, sollecitando il loro intervento. Loro si sono mossi con i piedi di piombo e in abiti borghesi, per non destare sospetti, simulando, in spiaggia, la parte dei bagnanti.

Il racconto deve essersi rivelato credibile o quanto meno sufficiente a dare corso ad una procedimento penale. Ciò è accaduto dopo alcuni appostamenti e l’acquisizione di testimonianze a riscontro delle prime denunce concordanti delle ragazze. Non è dato di sapere quale sia stata la reazione del denunciato, venuto a conoscenza delle contestazioni mosse. Probabilmente ha cercato di sostenere che i suoi gesti sono stati equivocati. Intanto gli è stato affidato un legale d’ufficio. L’uomo dal momento della denuncia ha fatto più fatto la comparsa sulla spiaggia di Corniglia, quella sotto alla stazione ferroviaria dove l’insidia strutturale è quella del rischio-frane, come evidenziano i pregressi smottamenti avvenuti nel costone di roccia soprastante il litorale.