
Mensa universitaria, avanti piano. Accordo vicino tra Comune e Marina
Una città universitaria senza servizi per gli studenti, dove l’ambizione di uno sviluppo incentrato anche sulla formazione e sulla conoscenza si scontra contro i limiti dell’offerta legata a tutto ciò che riguarda la vita di chi sceglie La Spezia per gli studi. É così ormai da anni, e il caso della mancanza di una mensa in cui consumare i pasti tra una lezione e l’altra è forse quello più emblematico. Un problema non da poco, che le istituzioni stanno faticosamente affrontando. Il sogno di un refettorio dedicato sembrava essersi arenato dopo che nella tarda primavera era andata a vuoto la manifestazione di interesse lanciata dal Comune per individuare privati interessati a realizzare un punto di ristoro nell’ex lavanderia di Marispedal, all’interno del complesso del Falcomatà. Ora, la stessa opzione è sviluppata da Promostudi. L’ente guidato da Ugo Salerno ha avviato una serie di interlocuzioni per la realizzazione di uno studio di fattibilità tecnica ed economica per trasformare alcuni edifici al confine tra il Falcomatà e il Montagna (ex lavanderia compresa; ndr) in un punto di ristoro completo, con un bar e un servizio di somministrazione pasti per gli studenti del campus. Lo studio, finanziato da Promostudi, andrà a individuare i costi esatti dell’intervento: dal confronto con Palazzo civico emergeranno le modalità di realizzazione, e non è escluso che la strada possa essere quella del project financing. Di certo, si pensa a una struttura che possa essere accessibile non solo agli studenti, ma anche agli utenti del centro sportivo Montagna. In attesa che si sblocchi la partita della mensa dedicata, rimane in piedi la strada che porta alla fruizione della mensa militare dell’ex Maricentro, che corrisponde attualmente ai bisogni del personale della Difesa. La caserma Duca degli Abruzzi fungerebbe così da soluzione temporanea in attesa di una struttura dedicata. "In questi mesi abbiamo affinato l’intesa con la Marina militare – afferma l’assessore all’Università, Patrizia Saccone –. L’accordo è ormai raggiunto, ma mancano ancora alcune firme. Si tratta ovviamente di una soluzione in grado di dare una prima risposta agli studenti universitari, in attesa che si riesca a realizzare il bar ristorante all’interno del Falcomatà. Stiamo lavorando affinchè gli studenti universitari che scelgono La Spezia abbiano a disposizione sempre più servizi e agevolazioni".
Un tema caldo, che peraltro tornerà ad essere discusso ben presto in consiglio comunale, per effetto dell’interpellanza protocollata proprio in questi giorni dal gruppo comunale del Partito democratico, il documento, che vede pri mo firmatario Andrea Montefiori. "L’università spezzina, grazie all’impegno e alla collaborazione dell’Ateneo di Genova, e al contributo del mondo produttivo locale, è cresciuta progressivamente, con iscrizioni ai corsi sempre più numerose, anche da parte di studenti stranieri – si legge nel documento –. Tuttavia, a fronte della crescita complessiva, non sono stati realizzati i servizi extra didattici necessari agli studenti per la loro permanenza alla Spezia. Quanto tempo deve passare per dotare il Campus di una mensa universitaria e un punto ristoro, servizi certamente centrale per chi studia lontano da casa? Perché, non esistendo ancora nella sede dell’ex ospedale militare un vero e proprio punto di ristoro, non sono state mai attivate convenzioni con strutture esterne per offrire una minima risposta agli studenti? E per quale motivo non è stato portato avanti il progetto di destinare l’ultimo piano della palazzina sorta in via Venezia in luogo del Liceo scientifico Pacinotti ad alloggi per studenti universitari, così da andare incontro a una reale esigenza, vista la poca disponibilità di alloggi da destinare alla locazione?".
Matteo Marcello