LA SPEZIA
Le sue dimissioni dalla Lega e l’adesione a Fratelli d’Italia sono ancora oggi oggetto di discussione. Gianmarco Medusei, ormai ex presidente del Consiglio regionale fresco di adesione ai meloniani, punta le elezioni regionali: sarà uno dei cinque nomi proposti da FdI nel listino provinciale.
Perché ha scelto di lasciare la Lega?
"Da tempo mi sentivo isolato, nonostante il contributo che ho sempre dato in termini elettorali. Qualche mese fa mi ero dimesso dal direttivo provinciale, semplicemente avevo finito un percorso. Chiaramente le cose sono precepitate con la caduta della Regione, ma ho portato a termine il mandato con gli elettori senza cambi di casacca in corso di legislatura"
Diversi militanti del Carroccio, più o meno pubblicamente, non hanno apprezzato. Cosa risponde?
"Sono i soliti noti, quelli con cui avevo da tempo delle divergenze che non ho reso pubbliche. In tanti invece mi hanno contattato dicendomi di essere contenti di questa mia scelta e che comunque votano la persona, indipendentemente dall’appartenenza politica. Le polemiche le lascio agli altri".
L’approdo ai meloniani ha creato un po’ di mal di pancia in chi aspirava alla candidatura e invece ora rischia di rimanere fuori. Cosa ne pensa?
"Comprendo perfettamente che entrare all’ultimo momento possa aver creato un po’ di disorientamento. Sono cosciente di essere l’ultimo arrivato. Mi metto a disposizione del partito. Sono consapevole che i rapporti si costruiscono col tempo, senza fare la guerra a nessuno, pronto a contribuire in termini elettorali al successo del mio partito e della coalizione. Quello che voglio è essere, a disposizione dei cittadini per portare la loro voce in regione".
Dopo settimane è stata trovata l’intesa su Bucci. Crede che sia il candidato giusto?
"È senz’altro la persona giusta, ha dimostrato concretamente di saper amministrare. Una persona seria e concreta".
Quali sono le tre priorità per le quali lavorerà se dovesse essere eletto?
"Da cittadino e da medico, prima che da politico, dico la sanità: le segnalazioni dei cittadini derivano da liste di attesa, difficoltà a prenotare esami e visite. È necessario un miglioramento delle agende digitali e un maggior coordinamento tra medici di base e reparti ospedalieri, senza dimenticare la medicina territoriale. Nell’attesa del nuovo ospedale , è necessario investire a livello infrastrutturale sul Sant’Andrea e sul San Bartolomeo. Altra priorità sono le infrastrutture: bisogna modernizzare la Napoleonica, oltre a studiare un’alternativa, e recuperare fondi per la Pontremolese. Sul lavoro, abbiamo davanti a noi un futuro immediato con l’ex area Enel, i fondi del Pnrr, le aree da dismettere, il miglio blu: ci sono le condizioni per dare lavoro, prima ai giovani residenti nella nostra provincia".
Matteo Marcello