Maxi antenna a Sarzanello Trattativa per spostarla

Il sindaco ha incontrato Wind: disponibilità a cambiare la localizzazione purché sia individuata un’area che possa garantire la copertura del segnale

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Arrivare allo scontro in Tribunale sarebbe rischioso, costoso e le garanzie di successo non certamente supportate dalla giurisprudenza che sulle opere infrastrutturali di pubblico interesse e utilità come nel caso di una antenna di telefonia mobile ha intrapreso strade impervie per i ricorrenti. Molto meglio provare a chiedere di spostare la zona di collocazione se non addirittura rinunciare al progetto. Nella prima ipotesi Wind vorrebbe una soluzione alternativa di altrettanta qualità e spetterebbe al Comune fornirla. Il caso dell’installazione di una nuova antenna sotto la Fortezza di Sarzanello, che ha agitato l’estate e portato in piazza a protestare centinaia di cittadini non soltanto residenti della zona panoramica di Sarzana, si sta sviluppando su diversi fronti. Intanto il Comune di Sarzana ha avviato da tempo il procedimento di autotutela che ha bloccato l’intervento di preparazione del terreno all’arrivo di un traliccio alto 20 metri sostenuto da una base di cemento di altri 5 metri. Un provvedimento comunicato alle società Wind e Cellnex che hanno ottenuto da un privato la disponibilità del terreno stipulando un contratto di 5 anni. Inoltre l’ente ha chiesto e ricevuto nei giorni scorsi il parere dell’avvocato Umberto Fantigrossi di Milano, che ha ribadito la possibilità di un annullamento in autotutela dell’autorizzazione da parte dell’amministrazione comunale. Soluzione però che getterebbe il guanto di sfida alla società proponente aprendo un duro contenzioso. L’opposizione come specificato dal legale è una strada percorribile anche se non ha sottovalutato il dialogo con la compagnia per chiedere la rinuncia all’installazione dell’antenna o per fornire una sede alternativa. Per sostenere questa richiesta verrà giocata la carta del valore storico, paesaggistico e culturale dell’area individuata e soprattutto evidenziata la "macchia" che una infrastruttura di quelle dimensioni arrecherebbe al simbolo della città essendo ben visibile da diverse posizioni e distanze.

La protesta del comitato spontaneo dei residenti che ha avuto in Bruno Zecchi e Stefano Cecati i principali promotori organizzando proteste prima in via Fortino, sede dell’installazione, e successivamente in piazza Luni nel centro cittadino non è rimasta inascoltata. Nei giorni scorsi infatti anche grazie all’intermediazione della politica, in particolare degli onorevoli spezzini Manuela Gagliardi e Lorenzo Viviani, il sindaco Cristina Ponzanelli ha avuto un incontro con i vertici di Wind dal quale è emerso uno spiraglio: lo spostamento dell’antenna però dovrà essere compensato da un sito in grado di garantire la posizione strategica necessaria per essere competitivi sul mercato.

Massimo Merluzzi