
Ben 2.715 persone salvate, 583 unità da diporto soccorse, più di 293.000 metri quadri tra spiagge e specchi acquei, restituiti alla libera fruizione dei cittadini. Sono i numeri dell’operazione ‘Mare Sicuro’ della Guardia Costiera. Al Salone nautico di Genova il tradizionale bilancio delle grandi manovre estive. Alla presenza dell’ammiraglio Nicola Carlone, comandante generale della Guardia Costiera, e del direttore marittimo della Liguria, contrammiraglio Sergio Liardo, il capo ufficio comunicazione - capitano di Vascello Cosimo Nicastro - ha illustrato i risultati dell’attività svolta, in mare e lungo la costa, dalla Guardia Costiera nella stagione appena conclusa.
"Un’estate all’insegna della sicurezza, che ha evidenziato una significativa diminuzione, rispetto agli anni passati, dei nostri interventi di soccorso e degli incidenti gravi in mare" ha rilevato Carlone plaudendo al senso di responsabilità di diportisti e bagnati e alla prevenzione che ne è causa per effetto dell’impegno quotidiano degli angeli del mare: 3000 operatori su 300 mezzi navali e 15 mezzi aerei dislocati lungo gli 8.000 chilometro di coste del Paese, sul Lago di Garda e sul Lago Maggiore.
Nell’ambito dell’evento sono state anche illustrate le principali attività svolte dalla Guardia Costiera durante l’anno in campo ambientale. Tra queste, l’operazione “Onda blu”, grazie alla quale, fra l’altro, sono stati verificati numerosi impianti di depurazione, sia urbani che industriali, nonché le modalità di trasporto e trattamento dei rifiuti in transito nei porti.
L’attività di polizia giudiziaria ha portato al sequestro di oltre 850mila metri quadrati di aree per illeciti ambientali. Costante anche l’azione di controllo sulla pesca marittima, che ha permesso di sequestrare oltre 60 chilometri di reti illegali, estremamente pericolose per l’equilibrio dell’ecosistema marino.
Di rilievo anche i risultati dell’operazione “Reti fantasma”, svolta su mandato del Ministero della transizione ecologica per il recupero delle reti abbandonate sui fondali marini. "Ad oggi sono oltre 25 le tonnellate di reti rimosse dai nuclei sub della Guardia Costiera" ha precisato Nicastro "un risultato importante se pensiamo che queste reti sono responsabili dell’alterazione dell’ecosistema marino per la dispersione nell’ambiente delle micro-particelle sintetiche delle quali sono composte".
Sul palco, a parlare di impegno ambientale e salvaguardia del mondo sommerso, anche l’esploratore del mare Alberto Luca Recchi da cui sono giunte varie proposte al legislatore: l’aumento della dotazione organica del Corpo delle Capitaneria di porto (attualmente le risorse umane sono numericamente inferiori ai vigili urbani di Roma) e la ‘marchiatura’ delle reti da pesca per risalire ai proprietari di quelle disperse in mare affinché si assumano le responsabilità e i costi del recupero.
Il giornalista Rai Giulio Guazzini, intervenuto sul palco, ha evidenziato l’efficacia delle campagne di comunicazione messe in campo e tra queste lo spot “Guardia Costiera: la tua sicurezza in mare. Numero per le emergenze 1530”. Sono oltre 65 milioni i contatti totalizzati dalla campagna.
Corrado Ricci