Carabinieri forestali

Zignago, 2 febbraio 2023 – Una carcassa di lupo è stata trovata ieri pomeriggio sul fondo di un torrente il località Sassetta del Comune di Zignago. Vista la zona particolarmente impervia, la carcassa è stata recuperata dai vigili del fuoco di Brugnato e poi ritirata dai veterinari Asl per essere sottoposta agli accertamenti di laboratorio per stabilire la causa della morte. Si tratta di una femmina di circa 3 anni, morta da circa una settimana.  Ricordiamo che il lupo è una specie protetta, non pericolosa per l’uomo, la cui alimentazione è prevalentemente costituita da prede selvatiche che sono abbondanti nei territori boschivi della nostra provincia. “La predazione di animali domestici non è esclusa ma occasionale – spiegano i carabinieri forestali – , tuttavia è importante non lasciare nei pressi delle abitazioni o delle strutture utilizzate per gli allevamenti, residui di cibo o frattaglie, che attirano la fauna selvatica, e quindi anche il lupo, generando nel predatore abitudini alimentari sbagliate e poi difficili da modificare. Negli ultimi 40 anni il lupo ha ormai spontaneamente ricolonizzato tutto l’Appennino e l’arco alpino, occupando anche zone boschive sensibilmente distanti dal mero crinale appenninico. In queste zone il lupo vive in gruppi familiari composti in media da 4-8 esemplari, tra i quali la coppia dominante. Un gruppo così composto necessita di un territorio di caccia di 10-20 chilometri quadrati che difende dall’ingresso di altri lupi”. Marco Magi

Cronaca

Zignago, 2 febbraio 2023 – Una carcassa di lupo è stata trovata&nbsp;ieri pomeriggio sul fondo di un torrente il località Sassetta del Comune di Zignago.&nbsp;Vista la zona particolarmente impervia, la carcassa è stata recuperata dai vigili del fuoco di Brugnato e poi ritirata dai veterinari Asl per essere sottoposta agli accertamenti di laboratorio per stabilire la causa della morte. Si tratta di una femmina di circa 3 anni, morta da circa una settimana.&nbsp; 
Ricordiamo che il lupo è una specie protetta, non pericolosa per l’uomo, la cui alimentazione è prevalentemente costituita da prede selvatiche che sono abbondanti nei territori boschivi della nostra provincia. 
“La predazione di animali domestici non è esclusa ma occasionale – spiegano i carabinieri forestali – , tuttavia è importante non lasciare nei pressi delle abitazioni o delle strutture utilizzate per gli allevamenti, residui di cibo o frattaglie, che attirano la fauna selvatica, e quindi anche il lupo, generando nel predatore abitudini alimentari sbagliate e poi difficili da modificare. Negli ultimi 40 anni il lupo ha ormai spontaneamente ricolonizzato tutto l’Appennino e l’arco alpino, occupando anche zone boschive sensibilmente distanti dal mero crinale appenninico. In queste zone il lupo vive in gruppi familiari composti in media da 4-8 esemplari, tra i quali la coppia dominante. Un gruppo così composto necessita di un territorio di caccia di 10-20 chilometri quadrati che difende dall’ingresso di altri lupi”. 
Marco Magi 
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Lupa di tre anni trovata morta lungo un torrente

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Lupa di tre anni trovata morta lungo un torrente

Il ritrovamento a Zignago, in località Sassetta. Carabinieri forestali e vigili del fuoco per il recupero

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