Le Officine Fonderie Patrone pronte a sbarcare nelle aree ex Enel di proprietà di Filse? La storica impresa spezzina situata alla Chiappa pensa in grande, tanto che starebbe progettando il trasferimento nell’area a ridosso della centrale di Vallegrande. L’indiscrezione è filtrata ieri da Palazzo civico, a margine della delibera con cui la giunta comunale spezzina ha approvato un protocollo di intesa con Regione e Filse per definire le procedure di svincolo idraulico dell’area attraverso la realizzazione di alcune opere, così da consentire la piena edificabilità dell’area e garantire l’insediamento della nuova attività produttiva. Si tratterebbe di una svolta per l’area che, passata 10 anni fa dalle mani del Comune e quelle della finanziaria di Regione Liguria, è rimasta inutilizzata, tanto che persino l’asta per la sua vendita organizzata nel 2016 da Filse andò deserta. Un interesse forte, quello manifestato dall’azienda spezzina, che mesi fa ha inviato proprio a Filse una formale manifestazione all’acquisto del compendio immobiliare al fine di trasferirvi il proprio stabilimento industriale.
Un’offerta ritenuta congrua, tanto da spingere la finanziaria regionale a valutare l’avvio della procedura pubblica di vendita sulla base di quanto offerto dall’azienda spezzina. Tuttavia, sul buon esito della vicenda pesano le limitazioni di natura idraulica: l’area Ex Enel è ricompresa all’interno della fascia di inondabilità cinquantennale, un vincolo superabile con la realizzazione di opere di mitigazione idraulica, come il rifacimento della tombinatura e l’adeguamento della sezione del Fosso Tombone. Da qui il protocollo di intesa che individua i ‘compiti’ degli enti coinvolti al fine di arrivare il prima possibile a svincolare sotto il profilo idraulico l’area ex Enel.
mat.mar.