"Da gennaio aprirà un nuovo bancomat per la giunta regionale: le Cinque Terre. E da gennaio assisteremo allo smantellamento dei servizi turistici, di trasporto collettivo, dei sostegni a favore dell’agricoltura, dei bandi per il rifacimento dei muri a secco, degli interventi di manutenzione della rete sentieristica e di tutto ciò che ad oggi abbiamo conosciuto". Lo sostene il segretario e consigliere regionale del Pd, Davide Natale, intervenendo sulla questione della tariffa, nella quale "l’unica cosa positiva sono gli sconti per i residenti e per i possessori di seconde case che sono un’inezia rispetto agli incassi milionari che i flussi turistici assicurano. Una presa in giro per i cittadini rivieraschi". Secondo Natale, solo per giunta regionale e Rfi aumenteranno i proventi: "Se la Cinque Terre card passerà da circa 18 euro a 32 ma per il Parco la quota assegnata rimarrà di 8 euro mi sembra palese che ci sarà un incremento degli incassi per Rfi e per la Regione ma per il Parco, e quindi per il territorio, sarà un salasso. Basterà che la vendita delle card non subisca una riduzione del 50 per cento che per Rfi e Regione ci sarà un guadagno mentre per il Parco una contrazione del genere potrebbe dire la fine. A patirne le prime conseguenze saranno i paesi collinari delle Cinque Terre collegati con mezzi del trasporto pubblico finanziato completamente dal Parco". E conclude: "Vuoi aumentare la Cinque Terre card perché credi che sia il sistema corretto per contingentare i flussi? Almeno dei 32 euro mantieni la proporzione attuale: 55% a Rfi e 45% al Parco. Così facendo potresti innalzare il livello dei servizi e potresti incrementare anche gli interventi di manutenzione del territorio. Toti scaccia dalla Liguria i turisti del ceto medio-basso a favore di coloro che si possono permettere di spendere. Il territorio non a favore di chi lo ama ma di chi se lo può permettere".
Cronaca"Le 5 Terre trattate come un bancomat di Rfi e Regione"