Il percorso artistico di Lorenzo Ludi è cominciato dieci anni fa, grazie ai laboratori che Startè realizzò con la fondazione Ha.rea e con la collaborazione fattiva dei pittori che aderirono al progetto ‘L’Arte non conosce ostacoli’. La mostra di Natale dell’associazione culturale presieduta da Paolo Asti, che inaugura oggi alle 18 e proseguirà fino al 7 gennaio (info 0187 875839 e [email protected]), quest’anno è dedicata proprio al lavoro di quell’artista.
"Convinti che i laboratori d’arte potessero essere un’occasione per far uscire di casa i ragazzi, per farli stare insieme e per dare un po’ di ‘respiro’ ai genitori – precisa Asti – nel 2013 abbiamo avviato un percorso utile a sviluppare attività cognitive, attraverso la rappresentazione del reale, affidata all’informale e all’astrazione pittorica. Certo non potevamo immaginare, né noi, né gli artisti, che generosamente avevano aderito al progetto, che cosa sarebbe potuto accadere. Soprattutto non avevamo immaginato che, per Lorenzo, il dipingere sarebbe diventato il mezzo per l’espressione di sé". Lorenzo è nato alla Spezia nel 1988, un parto difficile gli ha procurato una asfissia di cui ancora oggi sopporta le conseguenze.
"Lorenzo si è diplomato al liceo scientifico tecnologico nel 2008 e grazie a questo progetto artistico – spiega la mamma Rosanna Picetti – ha realizzato una sua capacità fino ad allora sopita diventando così protagonista di un percorso difficilmente immaginabile per una persona con una grave cerebrolesione". La mostra, dieci anni dopo al primo laboratorio d’arte, racconta parte del cammino artistico compiuto da Lorenzo le cui opere, affiancate da un lavoro ciascuno degli artisti che aderirono con entusiasmo alla nostra iniziativa, sono esposti nella mostra. Una menzione particolare va al lavoro assiduo di Pietro Bellani, Gloria Giuliano e Francesco Vaccarone che, negli anni, hanno continuato a restare vicino a Lorenzo e alla sua arte. "Se un artista dipinge l’invisibile, o meglio ciò che solo lui riesce a vedere, mostrandolo agli altri – conclude Asti, curatore della mostra – questo senza dubbio è quel che fa per noi anche Lorenzo. Per questo non voglio rispondere al quesito se Lorenzo sia nato pittore o lo sia diventato, individuando l’arte come il suo tramite sublime verso gli altri".
Marco Magi