
L’arte come strumento di espressione della nostra solidarietà alle donne iraniane
Tre ex alunne del nostro istituto, Anna Baudone, Elena Ariola e Sofia Cecchi, sono venute a trovarci e ci hanno raccontato di un loro progetto al liceo artistico Gentileschi di Carrara in occasione della manifestazione "Donna, vita, libertà".
In che cosa consiste questo progetto?
"Abbiamo realizzato un quadro a tempera su tela di 3x2m che raffigura il volto di una donna iraniana, Mahsa Amini, uccisa dalla polizia per non avere indossato correttamente il velo e diventata simbolo della protesta".
Dove è stato esposto?
"È stato calato dalle finestre dell’Accademia delle Belle Arti e poi presentato al Centro Sociale di Castelnuovo Magra".
Siete soddisfatte del lavoro?
"Sì, è stato divertente dipingerlo ed è stata una bella soddisfazione vederlo esposto".
Cosa pensate della protesta delle donne iraniane?
"Per noi la discriminazione delle donne è ingiusta e tutti dovrebbero aiutarle a combattere".
Alla fine dell’intervista abbiamo discusso su questo argomento e siamo arrivati alla conclusione che anche noi, nel nostro piccolo, possiamo esprimere la nostra solidarietà a queste donne e dare un piccolo aiuto alla loro protesta con un gesto simbolico come il dipinto.