REDAZIONE LA SPEZIA

L’abbraccio della città agli angeli del mare

Riconoscimenti agli operatori locali della Guardia Costiera che si sono distinti in servizio nel 157° anno di fondazione del corpo

Istituzioni e operatori marittimi hanno abbracciato ieri, realmente e idealmente, gli angeli del mare della Guardia Costiera. E’ accaduto nel 157° anniversario di fondazione del Corpo delle Capitanerie di porto. Un rituale. Ma anche, nel piazzale della Capitaneria, un momento di ’carica’ e riconoscimento ai professionisti del soccorso tra i flutti, dal cielo e sul mare, in un’estate che si è rivelata già di grande lavoro ed è proiettata al clou stagionale con corredo, non bastassero le cronache, di richiami ad evitare imprudenze. A presiedere la cerimonia è arrivato da Genova, nella prima mattinata, il Direttore Marittimo della Liguria, il contrammiraglio pilota Sergio Liardo. Tante le onorificenze al personale particolarmente distintosi in servizio; sono state consegnate personalmente da Liardo, dal comandante della Capitaneria di porto della Spezia Alessandro Ducci, dal comandante della base aerea di Sarzana Giuseppe Troina e da diverse autorità civili. In apertura, l’omaggio alla memoria di Andrea Caccialupi, compianto ufficiale superiore spezzino mancato circa un mese dopo aver dato prova dell’ultima grande dedizione professionale, quella svolta in qualità di numero due della base di Sarzana. A tre operatori di quest’ultima - il pilota Antonio Alfredo Troisi, il vice Riccardo Lazzari, l’operatore di volo Enrico Criscuolo - è andato il massimo riconoscimento dell’encomio solenne per aver salvato la vita, grazie alle prodezze con l’elicottero, ad un infortunato all’isola dell’Elba inavvicinabile dalle vedette per il mare forza 8). Non premiato con pergamena ma destinatario di un grande affetto l’ammiraglio decano del corpo, Luigi Romani, a vele spiegate verso il giro di boa dei 101 anni.

C.R.